“Consolidare questa umiltà, nulla sarà mai facile”: Vivarini ai microfoni

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Prima vittoria assoluta a Marassi per il Catanzaro, in campionato. Una nuova pagina di storia viene scritta, oggi. Le Aquile centrano un’altra, importantissima, vittoria, espugnando il “Luigi Ferraris” a discapito di una Sampdoria in crisi nera e sprofondata in fondo alla classifica, nel mentre per Andrea Pirlo si profila la fine dell’avventura sulla panchina blucerchiata. Con questo successo i giallorossi salgono a 15 punti in graduatoria e sabato prossimo saranno attesi dal secondo turno in trasferta consecutivo, stavolta in casa del Sudtirol di Bisoli, battuto a Palermo.

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Vincenzo Vivarini estrae un’altra volta il coniglio dal cilindro e lancia a sorpresa, dall’inizio, il calciatore che deciderà il match: Enrico Brignola realizza l’1-2 poco prima dell’intervallo, risultato che resterà scolpito fino alla fine. Altra scelta azzeccata del tecnico abruzzese, che ritrova anche Ambrosino, inserito nell’ultimo scampolo di gara.

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Ma a fungere da spunto interessante, che deve inorgoglire staff e squadra, è l’immediata reazione dopo essere andati sotto nel risultato, come accaduto a Bari e mercoledì contro il Cittadella: anziché accusare il colpo, i giallorossi rialzano subito la testa, anche stavolta.

Ai microfoni, l’allenatore dell’US, commenta la partita, al termine di un pomeriggio memorabile per i circa 2500 tifosi giallorossi presenti al “Ferraris”, palcoscenico sul quale “non è mai facile giocare”, visto soprattutto il calore di un ambiente che ha sostenuto fino alla fine, sottolinea Vivarini innanzitutto.Dobbiamo consolidare questa umiltà, questa applicazione, per poter andare avanti. Oggi abbiamo avuto anche l’auto gli episodi, con Fulignati impegnato diverse volte – ammette il trainer di Ari -. Eravamo consci di dover soffrire, ma lo abbiamo fatto con personalità e consapevolezza, approfittando del momento non positivo dell’avversario. Mi è piaciuto anche chi è subentrato, con il piglio e l’ordine giusto e i frutti del lavoro iniziano a intravedersi”, sostiene.

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Anche oggi, dunque, la sintesi di cosa possa essere la cadetteria: nel corso del proprio cammino, allora, l’US dovrà riuscire a tener botta, mantenendo sempre quell’equilibrio predicato dal mister. “Non ci esaltiamo per una vittoria, ma non ci deprimiamo con una sconfitta. Per affrontare al meglio questa categoria, il segreto è avere continuità, mai pensare che le cose siano facili e giocare a calcio come facciamo noi – dice Vivarini -. Personalmente, preferisco perdere una gara 5-0 e magari poi vincerne altre! Serve mettere in conto delle sconfitte, con la capacità di non sentire il peso dei passi falsi, perché ce ne saranno. Spero l’ambiente capisca che dobbiamo essere tranquilli”, ribadisce, elogiando anche i catanzaresi presenti, instancabili nel tifare”.

Una volta effettuato il sorpasso, al Catanzaro occorre riconoscere il merito di aver resistito, gestendo, attutendo i colpi – e la Samp, di occasioni ne ha avute – dimostrandosi organizzato nel serrare i ranghi e non dare sbocchi, non solo nel fraseggio. “Nella ripresa son venute meno le energie, avevamo poca forza nel tenere palla e creare problemi in profondità alla Samp”, osserva Vivarini, il quale spiega l’intuizione di aver inserito Brignola dal 1′: “Serviva un giocatore con un altro tipo di velocità, con quelle caratteristiche mirate a guadagnar campo e lui ha fatto veramente bene – spiega -. Per questo dico che sono venticinque ‘titolari’ che devono tenersi sempre pronti”.