Catanzaro sui fianchi e appannato: passa l’Empoli, è 4 a 1

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L’Empoli stacca il pass sbarazzandosi del Catanzaro: finisce 4 a 1, con gli argini che si rompono dopo una prima frazione tutto sommato combattuta e giocata quasi alla pari. Una gara dai due volti quella dell’US che si presenta al “Carlo Castellani” per i Trentaduesimi di Coppa Italia con circa trecento supporters al seguito.

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Nel primo tempo giallorossi apparentemente freschi e sbarazzini, seppur fragili dietro; nella ripresa squadra appannata, inconsistente e con le mani sui fianchi, senza idee e a secco di benzina. Avesse finalizzato le tante ripartenze sciupate, l’Empoli avrebbe scritto un risultato ben più pesante.

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LE FORMAZIONI

Da Nicola a D’Aversa; da Vivarini a Caserta: era tanta la curiosità per questa prima uscita ufficiale tra due squadre accomunate dall’aver cambiato timoniere in estate e per questo in stadio progettuale. Ovviamente, l’Empoli gode di una marcia in più, sulla carta.

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Fabio Caserta dopo l’esperimento contro la Juve Next Gen, ridisegna i suoi con un 4-2-3-1: quartetto difensivo composto da Situm e Scognamillo ai lati, con Brighenti e Bonini centrali davanti a Pigliacelli. Antonini si accomoda quindi in panchina. Coppia mediana costituita da Petriccione e Pontisso, mentre a supportare Biasci nelle veci di centravanti atipico, ecco Volpe, Iemmello e Pagano.

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Roberto D’Aversa propone invece un 3-4-2-1: Vasquez in porta, Marianucci, Viti e Cacace dietro; a centrocampo Gyasi, Grassi, Henderson e Pezzella, con Fazzini e Sebastian Esposito dietro Colombo, che si aggiudica il ballottaggio con il veterano Ciccio Caputo.

D'Aversa Empoli

PRIMO TEMPO

Prima frazione all’insegna dell’equilibrio, con il Catanzaro che, pian piano, viene fuori con sicurezza e disinvoltura in avanti, al punto da non avvertire il divario di categoria. Pronti-via e Volpe con irruenza mette in difficoltà il portiere Vasquez, opponendosi ad un rinvio. L’estremo difensore colombiano lascia intravedere di non essere proprio una garanzia tra i pali.  Pigliacelli protagonista già al 2′ con una parata stile futsal su Gyasi. Sullo sviluppo dell’azione Esposito si esibisce in una rovesciata dal limite bella stilisticamente, ma debole e centrale.

L’Empoli, però, passa alla prima disattenzione degli ospiti, al minuto 8. Nel tentativo di respingere, Scognamillo liscia un suggerimento di facile lettura dalle retrovie, mandando in campo aperto Fazzini: il numero 10 empolese entra in area e supera Pigliacelli di sinistro, nonostante il tentativo di chiusura in extremis di Bonini.

La risposta delle Aquile sta in una conclusione di Biasci murata in angolo da Gyasi, sugli sviluppi di un piazzato. Il gol arriva nell’azione seguente, perché Bonini incorna dal secondo palo: impreparata la difesa di casa, con il portiere Vasquez non esente da colpe. Al 13′, è 1 a 1 il parziale.

Bonini

Ancora Gyasi – tra i più attivi dei suoi – impegna Pigliacelli, calciando di sinistro: il numero 22 respinge coi pugni. Dal corner, ancora il portiere romano è reattivo su un mancino al volo di Pezzella. L’US percepisce le crepe dei toscani (che si “siedono”) e alza l’intensità a ridosso dell’area, guadagnando metri e detenendo la manovra: ad emergere, in particolare, la totale sintonia nel tandem mediano Petriccione-Pontisso, che abbinano qualità a dinamismo e pulizia nel fraseggio.

Al 38′ bellissima girata di Pagano, lesto a raccogliere la respinta della barriera (sulla punizione di Pontisso): la sua parabola bacia il montante e per poco non scavalca il portiere. Al 44′ buona chance per l’Empoli con Grassi che, pur pressato da Sognamillo, riesce a girare al volo un traversone dalla destra: palla fuori di poco.

Arena di Torre del Greco concede due minuti di recupero ma prima dell’intervallo Pezzella dipinge dalla bandierina (quinto corner per i padroni di casa) pescando Viti sul secondo pallo, ma la deviazione aerea si spegne fuori. Poco prima, giallo per Scognamillo, che stoppa di fatto una ripartenza con un tocco di mano.

Fabio Caserta

SECONDO TEMPO

In avvio di ripresa Situm prolunga in angolo un pallone velenoso scodellato nell’area piccola da calcio piazzato. Ne scaturisce uno schema finalizzato dall’ottimo Colombo, lasciato libero di controllare l’assist di Esposito e infilare Pigliacelli. Al 49′ quindi Empoli nuovamente in vantaggio. Altra grave disattenzione degli uomini di Caserta, che si fanno trovare impreparati dimenticando l’attaccante scuola Milan.

L’Empoli sale in cattedra e “addormenta” il gioco perché il Catanzaro cala fisicamente fino a spegnersi. Il tris arriva sfruttando un’altra grossolana ingenuità dei giallorossi al 56′: Brighenti battezza male un lancio da dietro e non arriva in spaccata a intercettare, così Esposito scavalca Pigliacelli, a tu per tu, con un dolce pallonetto. Bonini allontana come può, ma la palla ha già superato la linea: 3 a 1 per i toscani.

Biasci

Il Catanzaro “esce” dal campo e dà l’impressione di non poterla riprendere più, senza neanche azzardare alcun tipo di pressione. Petriccione perde un contrasto sanguinoso a centrocampo innescando un contropiede tre contro due: la palla giunge a Fazzini che manda incredibilmente fuori, fallendo la doppietta personale. I ragazzi di D’Aversa controllano serenamente e ripartono in velocità, sfiorando la rete praticamente in ogni contropiede: dopo un break che trova scoperti i giallorossi, Colombo appoggia dolcemente dal fondo per Gyasi, il cui colpo di testa – a porta sguarnita – manda fuori. Catanzaro graziato ancora al 74′, con Esposito che centra il palo e nuovamente con il centrocampista ghanese, che manda alta la sua incornata. Nel recupero (quattro i minuti concessi dall’arbitro), Stojanovic si iscrive nell’elenco di coloro che sprecano, mandando sulla traversa da posizione favorevole. Al 93′ Fazzini trova la meritata doppietta dribblando un po’ tutti e scaricando in porta il 4 a 1.

Catanzaro cantiere aperto.

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