Patrimonio tecnico da valorizzare – Il Corsivo

Rimarchiamo con l’evidenziatore giallo due considerazioni per la centesima volta: questa squadra è concepita per il 4-2-3-1. L’aver prelevato dal mercato una quantità ingente di esterni per la trequarti ne è prova inequivocabile, in linea con quanto annunciato da Fabio Caserta a luglio.

Negro Carburanti

Secondo aspetto: quest’organico ha un valore superiore rispetto a quello dello scorso anno sul piano individuale, specie dalla cintola in sù. Sì perché – detto senza giri di parole – il Catanzaro della stagione passata non aveva potuto fare grande affidamento su nessun altro in attacco, al di fuori di Iemmello, Biasci e Ambrosino (l’unico tra i nuovi).

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E adesso? Adesso vi è un patrimonio tecnico da valorizzare, correlato all’assetto tattico e il mister ci perdonerà se parliamo di moduli e non “dell’interpretazione del sistema” come ribadisce da tempo, alla luce della versatilità di questa rosa.

Organico versatile, ok, però sarebbe anche momento di vedere questa duttilità, di vedere le bocche di fuoco nel pieno della loro funzionalità.

genius

Affare non facile – ci mancherebbe – perché serve tempo e pazienza e – come abbiamo avuto modo di affermare in precedenza – poche settimane non possono bastare a dare lo scalpo a forma di 4-2-3-1. Però ci si attendeva di più, sul piano della produzione, venerdì sera.

Trinkenhaus

Il pari sarebbe stato il risultato probabilmente più giusto, ma la prestazione dei giallorossi è stata ancora una volta incolore, tralasciando il primo tempo di fatto consegnato alla Cremonese, che avrebbe potuto trovare la via della rete in più di una circostanza.

Festa promozione Arechi

E veniamo al capitolo “approccio”. Il tecnico melitese si è soffermato sull’importanza dell’approcciare bene le partite in più uscite, in particolare dopo Cesena.

esultanza compagnon

Eppure quest’altro fattore sta mancando, indipendentemente dalle “prove generali” e quanto si stiano mischiando le carte negli interpreti offensivi, dove Compagnon sta dimostrando di essersi acclimatato, tra i volti nuovi, insieme a Pittarello, che scalda i motori e attende un’altra opportunità dall’inizio.

Giocatori sotto la curva

Opportunità che potrebbe arrivare all’Arechi, domenica, appuntamento che sa di punto di snodo per il Catanzaro: contro la Salernitana non è detto che ci sia l’uomo icona delle Aquile, capitan Iemmello (per la cronaca multato dal Giudice Sportivo LEGGI QUI).

Iemmello infortunio

Il nastro kinesiologico giallo posto sul polpaccio destro, visto nel consueto walk around prima del riscaldamento, lasciava presagire qualche problema per il 9 catanzarese, uscito poi dal campo al 65′ con la borsa del ghiaccio sul muscolo. Ecco, questo fastidio mette in dubbio la sua presenza, tra pochi giorni.

Pittarello maglia tirata da Antov

Ma a prescindere da eventuali defezioni, il punto è un altro: con tale assetto, disegnato così com’è – in una squadra composta da tanti esterni e pochi mediani – coloro che dovrebbero fungere da fonti di gioco stanno faticando.

Biasci

Un architetto del centrocampo dalle doti sopraffine come Petriccione, ad esempio, si vede sorvolato dai lanci dalle retrovie sulle punte e non è sempre autore della manovra; Iemmello, eccezionale nel dettare i tempi da regista avanzato come fosse un numero 10, riceve spesso la palla nei denti e non tra i piedi; lo stesso Biasci, annaspa in area, emergendo poco, dopo l’exploit con la Carrarese, match giocato col 3-5-2 e con “le 3 P” (Pompetti-Petriccione-Pontisso) a centrocampo.

Petriccione Collu

Sia chiara una cosa: non è giusto mettere l’allenatore sulla griglia prima delle caldarroste, però urgono risposte concrete, nell’imminenza, possibilmente a Salerno, dove si registrerà l’ennesimo esodo di cuori giallorossi, tra settore ospiti e Distinti Nord.

Caserta pre Cremonese

Serve valorizzare il patrimonio tecnico di cui il Catanzaro dispone.