Caserta a caldo: “L’allenatore è sempre il primo responsabile”

Fabio Caserta

Non è arrivata la sterzata o comunque un miglioramento (anche lieve) nella mole di gioco: il Catanzaro ottiene un pareggio al “Ceravolo” e stavolta sì che è il caso di parlare di punto guadagnato, in quanto maturato a tempo quasi scaduto. A salvare capra e cavoli (e magari la panchina dell’allenatore) ci ha pensato La Mantia, al suo primo gol in giallorosso.

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Catanzaro-Modena è sfida che non decolla: ospiti più intraprendenti dei giallorossi, specie nella ripresa nonostante il vento contrario e sono proprio i Canarini a restare con l’amaro in bocca. Alla fine un 2-2 che consente all’US di portarsi a otto punti in classifica ma non altera (anzi, non migliora) lo stato delle cose, né attenua i mugugni.

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Nel post-partita Fabio Caserta riconosce i “passi indietro sul piano della prestazione”, pur evidenziando la voglia di riacciuffarla nel finale: Non abbiamo disputato una buona gara – premette da subito il tecnico dell’US -. Siamo partiti bene, molto aggressivi, ma non possiamo permetterci di subire quel tipo di gol, in ripartenza su un angolo nostro!”, si rammarica il mister, a proposito della rete del raddoppio modenese.

“Di conseguenza è cambiata l’inerzia della partita, l’atmosfera, i ragazzi hanno perso certezze – continua – ma sono stati bravi a crederci fino alla fine, rischiando di vincerla”, sottolinea Caserta, rivendicando un fallo in area, a suo dire netto ma non ravvisato dal direttore di gara.

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“Avremmo dovuto fare una prestazione diversa, essere più lucidi nel non concedere il contropiede che ha portato al 2 a 1 – rimugina, ancora -, contro un Modena che fa della solidità difensiva e delle ripartenze (oltre ai piazzati) i punti forti. Insomma, c’è stato un passo indietro sul piano del gioco, sostiene il trainer melitese.

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Tra l’altro, il timoniere delle Aquile, nonostante tutto, non si pente delle scelte operate a gara in corso, per ciò che riguarda gli uomini lanciati nella mischia e quelli neanche presi in considerazione, come Buso ad esempio.

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“Non sono deluso, ma occorre crescere nei vari momenti della gara – puntualizza Caserta -. Di norma, l’allenatore è sempre il primo responsabile! Quindi non ho niente da rimproverare ai ragazzi che eseguono le mie disposizioni. Come ho avuto modo di osservare in precedenza, sono felice di allenare un gruppo sano, che lavora al massimo”.