Si intravede la luce – Il Corsivo

Squadra al San Nicola

Non vince ma (quasi) convince il Catanzaro visto a Bari. E, per carità, occorre lanciarsi in pareri ponderandoli con prudenza, prima di esporli.

Negro Carburanti

Perché la prestazione positiva del “San Nicola” certamente non può sancire la fine del tunnel, ma se non altro si apre una “breccia”, un varco dal quale si intravede l’uscita. La luce.

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Come dire: “La strada è lunga, ci sarà da lavorare molto, ma tutto ciò adesso incoraggia”. Lavorare molto, anche sulla fase difensiva, come accentuato dagli errori sulle preventive e i buchi lasciati dei quali l’avversario non ha approfittato.

Il pareggio colto a Bari nel friday night a Bari non ha avuto la connotazione di quelli racimolati con Cittadella e Salernitana o delle altre (non)prestazioni delle precedenti uscite, ma ottime cose da vedere.

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Una manovra ragionata e anche buona qualitativamente per mezzora (fino al vantaggio biancorosso), poi la forza della reazione, la voglia di lottare e riprenderla fino a sfiorare la vittoria. Perché se il Catanzaro avesse vinto nessuno avrebbe urlato “allo scandalo”, così come se fosse maturata una nuova sconfitta, viste le occasioni sciupate dai pugliesi.

Trinkenhaus

Ad oggi era tutto un “palla lunga su qualcuno, poi si vede”, mentre invece, contro i Galletti di Longo – buona squadra, ottime individualità, ma lontani da una identità a loro volta – la gara ha detto una  cosa su tutte: si è vista un’idea di partenza, una trama da seguire, un filo conduttore.

Scognamillo e squadra a Bari

E se questo filo conduttore potrà congiungere nuovamente La Mantia e Iemmello in attacco – magari dall’inizio – contro il Südtirol, non lo sappiamo, ma onestamente lo speriamo visto l’impatto determinante che hanno avuto l’ex centravanti del Cosenza e il buon D’Alessandro.

Iemmello

Qualcosa si muove, insomma, e il match di domenica al “Ceravolo” potrà legittimare il punto di Bari solo in caso di vittoria, ovviamente necessaria e inappellabile.

Fabio Caserta al "San Nicola"

Inappellabile, sì, perché fine ottobre non può (e non deve) più contemplare il “paracadute” del “siamo ancora all’inizio”: no, semmai il tempo scorre rapidamente e non lo si può certo gestire o controllare. Ma si può intervenire.

Mister Caserta al "San Nicola"

Trovata questa indicazione, Fabio Caserta, resosi conto di avere le risposte adeguate nel  3-5-2 – e non nel 4-2-3-1 per il quale si è lavorato in sede di mercato, almeno per adesso – potrà lavorare su questa base, auspicando di dare continuità di prestazioni.