“Consapevoli di dover crescere insieme”: Brighenti ai microfoni

L’affidabilità la sua miglior dote, il carisma la virtù sulla quale ha posato il fulcro attorno al quale ha ruotato la carriera del trentacinquenne Nicolò Brighenti, tra le personalità maggiormente accreditate nello spogliatoio giallorosso.

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Una vita (calcistica) vissuta alternandosi tra la massima serie e la cadetteria, da cui ha maturato l’esperienza necessaria per porre l’accento sul non brillante momento di forma di un Catanzaro in costruzione, che oscilla tra la mancanza di concretezza per le vittorie sfumate e qualche disattenzione difensiva di troppo, fermandosi quasi sempre nella zona ibrida del pareggio.

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Sei pari su nove gare disputate nell’attuale campionato di Serie B, tre dei quali terminati a reti bianche, a dimostrazione del poco cinismo sottoporta degli attaccanti, ma anche di una fase difensiva che conta solo nove reti al passivo.

Il vice capitano traccia, dai microfoni del Poligiovino, un bilancio sul primo scorcio di stagione mandato in archivio: “Sono molto fiducioso per il prosieguo del campionato. Osservo quotidianamente i progressi della squadra e, come si è visto anche a Bari, stiamo consolidando il nostro modo di stare in campo – esordisce -. L’alchimia nel gruppo sta aumentando con l’inserimento dei nuovi innesti. Un periodo di assestamento della rosa era inevitabile, ma ora siamo pronti per dare una netta sterzata ad una stagione iniziata un po’ a rilento ma ancora rimediabile”.

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La “pareggite” nella quale si sono imbattute le Aquile dovrà essere solo un pensiero remoto, a partire dal match di domenica prossima: “Nelle ultime uscite abbiamo quasi sempre pareggiato, pur sfiorando la vittoria che, molte volte, è sfuggita per una questione di dettagli – asserisce Brighenti -. Siamo consapevoli sia iniziato un nuovo percorso, soprattutto a livello tecnico. Nella prossima gara abbiamo solo un risultato a disposizione. Dunque, contro il Sudtirol conterà solo vincere!”

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L’1-1 maturato contro i Galletti biancorossi nel turno precedente ha concesso spunti di riflessione significativi per una squadra ancora “work in progress”: “Da Bari abbiamo siamo tornati con qualche certezza in più, consci del fatto che la trasferta pugliese sia tra le più difficili da affrontare – ammette -. Ce la siamo giocata alla pari e a viso aperto contro una corazzata, per tale motivo sarà necessario ripartire da quanto costruito nell’ultima partita”.

Brighenti

Prosegue nell’attenta e oculata disamina proposta sull’andamento altalenante dei suoi: “Quando i risultati faticano ad arrivare si tende ad amplificare tutto dall’esterno, ma dentro lo spogliatoio determinati problemi non sono mai esistiti – puntualizza il numero 23 giallorosso -. Il fatto che vi siano stati tanti cambiamenti non significa che non vi sia unione d’intenti nel gruppo”.

Brighenti-Cassandro

Anche se nelle ultime sfide sono scesi in campi diversi giocatori presenti in rosa già nella scorsa stagione, posso affermare che mai come quest’anno necessitiamo di tutti gli effettivi a disposizione – dichiara -. Siamo completi in ogni reparto, quel che non deve cambiare è la “sostanza”, la qualità di chi viene schierato”.

Brighenti e La Mantia

Se il Catanzaro è la formazione che più volte ha ottenuto il pareggio come risultato conclusivo della gara, lo stesso non si può dire degli altoatesini, che mai hanno terminato in pari una delle nove gare giocate, ma che per cinque volte hanno conosciuto l’amaro sapore della sconfitta, l’ultima rimediata in casa col Pisa.

Brighenti Arechi

Il prossimo impegno casalingo contro il Sudtirol sarà impegnativo, sulla falsariga dell’annata precedente. La squadra è consolidata, avendo cambiato pochi interpreti – ammette il centrale veneto -. Stiamo lavorando sui loro punti deboli. Siamo certi di poter contare sull’appoggio della Curva e dell’intera tifoseria, starà a noi dimostrare di essere all’altezza”.

Brighenti al San Nicola

Dunque, sempre più leader Nicolò Brighenti, convinto di voler indossare la maglia giallorossa a lungo: “Rinnovare con questi colori era uno dei miei obiettivi. Credo che l’età conti relativamente, in tal senso sarà solo il campo a stabilire la verità. Posso anticipare che ormai siamo ai dettagli. Proseguire la mia carriera col Catanzaro è motivo di orgoglio”, conclude il difensore classe ‘89.