La vittoria sul Brescia ha segnato una svolta? Ce lo domandiamo tutti – e forse la sensazione è veramente quella – ma Fabio Caserta tiene a bada i suoi da voli pindarici e sposta le energie solo sul Palermo, l’avversario che ospiterà il Catanzaro.
“A prescindere dalla vittoria, bellissima, sofferta e meritata, dobbiamo mettere un punto e pensare a domani”: l’allenatore dell’US non ammette cali né distrazione – e ha ragione -, esprimendosi in questi termini dai microfoni del Poligiovino, a rifinitura ultimata.
Nessuna “svolta” stando alle sue parole, perlomeno non è il caso di etichettarla così, anche perché al “Renzo Barbera” la partita varrà “pur sempre tre punti”, dice: “Affronteremo una squadra costruita per vincere il campionato – osserva il mister – che, da quanto trapela, vive un momento di difficoltà ma non sta a noi giudicare, anzi, sappiamo che ci sarà da soffrire e battagliare“.
Inevitabile un salto temporale a ritroso, a quando vestiva la maglia rosanero da calciatore: “Non è un campo facile e ciò è un’arma a doppio taglio, ma so che i tifosi di casa spingeranno dal primo all’ultimo minuto – avverte il trainer melitese -. Ci saranno momenti di sofferenza durante la gara e noi dovremo essere pronti a soffrire“.
Il Catanzaro si presenterà al “Barbera” privo di un leader carismatico come Brighenti, squalificato, ma le soluzioni non mancano. In tal senso, accreditato a subentrare parrebbe Cassandro (“può agire da terzino, ‘quinto’, o braccetto nella difesa a tre”, dice Caserta), poiché Antonini non vede il campo da due mesi e sembrerebbe rischioso lanciarlo nella mischia dall’inizio o comunque per tutti i novanta.
Verosimilmente il mister infonde la sua buona dose di “pre-tattica”, senza svelare le carte – com’è legittimo che sia – esattamente al pari del collega Dionisi, il quale non ha potuto far altro che rinnovare stima e rispetto nei suo confronti (LEGGI QUI).
Altro nodo da sciogliere in casa giallorossa, l’inquilino della corsia sinistra, senza l’infortunato D’Alessandro, che dovrà star fuori qualche giorno. Situm figura finalmente tra i recuperati ma “è un po’ più indietro rispetto ad Antonini, vi sono poche possibilità che possa giocare dall’inizio”, rivela Caserta: “Mi ha dato disponibilità e so che potrò contare su di lui all’occorrenza”.
Il sistema? Non si sbilancia il mister, ma non sarà difforme rispetto alla consuetudine, nonostante le assenze: “Ultimamente abbiamo trovato equilibrio con la difesa a tre, accantonando il 4-4-2”, sostiene, pur concedendo libera interpretazione ad eventuali variazioni.
E a proposito di moduli, che sia difesa a tre o a quattro quella con cui andrà disponendosi il Palermo, Caserta non si scompone più di tanto: “Abbiamo lavorato su entrambe le ipotesi”, rassicura, evidenziando piuttosto la voglia dei suoi ragazzi – accentuata nella vittoria contro il Brescia – di “lottare sempre fino alla fine, per cercare di portare a casa i tre punti”.
“Le vittorie, quando sono così sofferte, aiutano tantissimo e incidono sul morale e sul piano mentale“, rimarca l’allenatore delle Aquile, che ripercorre gli istanti di “delirio” seguenti al gol di Bonini e la sua corsa irrefrenabile in campo: “Sì, è stato un momento di liberazione, un’esplosione di gioia da parte di tutti, non solo mia! Se arriva con certe dinamiche – conclude -, la vittoria ha un valore diverso rispetto a quelle normali”.