Continua la maledizione Catanzaro per il Palermo, al “Barbera”. Le squadre si presentavano divise da un punto, ma sono i giallorossi a dimostrare superiorità per larghi tratti. L’1-2 finale consegna una squadra – quella rosanero – svuotata e demoralizzata, che si presenta sotto la curva per raccogliere fischi e improperi da una tifoseria delusa ed arrabbiata. Ed è probabile che il club, adesso, farà le sue valutazioni per ciò che riguarda la posizione di mister Alessio Dionisi.
L’US raccoglie il suo primo sorriso in trasferta, davanti ad oltre seicento tifosi nel settore ospiti e si porta momentaneamente al settimo posto, a quota 23 punti, scavalcando proprio i siculi. Dopo il successo sul Brescia, la gara di oggi segna la continuità sul piano delle prestazioni e, per fortuna, del risultato. La svolta potrebbe essere arrivata.
Caserta ridisegna l’undici inserendo Cassandro braccetto destro nel terzetto arretrato e Ceresoli al posto dell’infortunato D’Alessandro.
Inizio arrembante del Catanzaro che, nel silenzio della contestazione dei supporters di casa, passa già al 4′. Biasci capitalizza un’azione “lunghissima”, che vive prima delle occasioni di Compagnon e Pompetti sventate da Desplanches. La palla poi giunge a Cassandro che, dalla destra, scodella per Biasci, il quale ringrazia e gira in porta. Giallorossi in vantaggio, inizio shock per il Palermo.
Palla-gol per gli uomini di Dionisi al minuto 8: Bonini è provvidenziale a murare col corpo un’incornata di Henry. Il Palermo c’è. Giallorossi intraprendenti e sicuri, sia nel gestire che nel detenere la manovra, siculi spenti e “svuotati”. Intorno al quarto d’ora una fragorosa grandinata fa da cornice al “Barbera” e “accompagna” le squadre.
I rosanero provano un paio di palloni velenosi in area, ma gli ospiti sono attenti e anzi si affacciano con Compagnon. Al 18′ il Palermo prova con Di Francesco che prova un destro a giro sul secondo palo, fuori di poco. È l’azione più pericolosa prodotta fin qui da un Palermo che prova a reagire. A nulla porta, tuttavia, una mischia convulsa in area, sugli sviluppi di un angolo, con palla di Di Mariano che sorvola la traversa. Un’altra mischia furibonda, poco dopo, suscita proteste da parte dei padroni di casa per un presunto atterramento, ma l’arbitro Arena non ravvisa alcuna irregolarità.
Al 29′ altra buona chance per i giallorossi con Compagnon che serve un traversone basso sul primo palo per Biasci, ma la sua idea di prima intenzione finisce sul fondo. Un minuto dopo l’ex Pigliacelli compie un miracolo su un colpo di testa di Le Douaron. Il Palermo cresce e colleziona una serie di angoli. E proprio dalla bandierina i padroni di casa trovano il gol del pari al 31′ con Nikolaou che, appostato sul secondo palo, insacca una palla prolungata da Le Douaron. Tutto da rifare, 1-1. Fino all’intervallo, in verità, è il Palermo ad affacciarsi in avanti con maggiore frequenza, evidentemente rinfrancato.
Nell’intervallo Caserta cambia alcuni interpreti, inserendo intanto Antonini – lontano dal campo da un paio di mesi – al posto di Ceresoli, con conseguente dislocamento di Cassandro sull’out di destra e di Compagnon a sinistra. Al 58′ il Catanzaro ha un’autostrada in uscita da un corner per i padroni di casa, tre contro due: palla di Pontisso a Biasci che, solissimo, perde il passo e scivola. Palermo graziato.
Le due squadre si affrontano a viso aperto, allungate come fosse una finale, ma la confusione è tanta negli ultimi metri, da una parte e dall’altra. Al 61′ Pigliacelli blocca su Le Douaron senza ansie. Due minuti più tardi destro velenosissimo di Ranocchia, che sfiora il palo. Nel frattempo Dionisi lancia Brunori e Insigne: Palermo a trazione anteriore. Proprio Brunori impegna un Pigliacelli super, sul proprio palo, al 72′.
I rosanero insistono. Poco dopo Di Francesco prova dalla distanza, ma è attento il portiere ospite, così come Desplanches su Iemmello, successivamente: prima del 73′ il Catanzaro non aveva prodotto nulla nella ripresa. Intanto i padroni di casa protestano per un tocco galeotto in area giallorossa, su cui né Arena né il VAR ravvisano irregolarità. La stanchezza nelle Aquile si avverte parecchio e tocca a Pigliacelli salvare capre e cavoli.
All’80’ alto un destro di Brunori. Al minuto 81 il gol del Catanzaro: Pompetti intercetta una respinta corta sulla “mezzaluna” e disegna un sinistro delizioso dei suoi che lascia di sasso Desplanches, mandando in delirio i 608 tifosi catanzaresi presenti nel settore ospiti.
Prima del recupero, un’azione confusa in area ospite vede Pigiacelli protagonista, prima con un “liscio”, poi una parata: sullo sfondo, si alzano i cori di contestazione del pubblico di casa, che invoca a gran voce “dignità”. Arena, così, concede cinque minuti di recupero.
Il Palermo si riversa in avanti con la forza della disperazione, ma non produce nulla: il Catanzaro gestisce ordinatamente e porta a casa la vittoria: finisce 1-2 e sul finire sono fischi per i rosanero dal proprio pubblico.