“Mai sottovalutare l’avversario”: Caserta alla vigilia

Caserta

Ricominciare dopo la sosta è un po’ come tornare a scuola sgranchendosi dal torpore delle vacanze, senza voglia di svegliarsi presto al mattino e aprire i libri. Il Catanzaro, però, si è rimesso in marcia fin dal giorno dell’Epifania, perché il campionato incombe e domani si andrà in casa del Sudtirol, avversario scomodo, che desidera tirarsi via dalle secche.

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Mai sottovalutare nessuno, tantomeno chi si barcamena nella bagarre per non retrocedere. Del resto, le squadre di Fabrizio Castori sono così: toste, ordinate, furbe e magari “sporche” (LEGGI QUI). Chiedere ai giallorossi, inciampati al cospetto del suo Ascoli, lo scorso anno. E siamo sicuri che quella sconfitta fungerà da monito per Iemmello e compagni.

Trinkenhaus

Si dovrà lottare punto su punto in un girone di ritorno dove vigerà ancora l’equilibrio: perlomeno è questo il pensiero di Fabio Caserta che, alla vigilia, si è focalizzato sulla partita del “Druso”, con un occhio alle dinamiche di mercato, di cui ogni allenatore farebbe volentieri a meno.

Senza lo squalificato Petriccione e Buso, alle prese con una lieve lesione all’adduttore (per cui è preferibile non rischiare ricadute), il Catanzaro recupera gli acciaccati e coloro che non sono in formissima per via dell’influenza patita in settimana: in ogni caso Caserta avrà diverse frecce al suo arco.

“Castori è un allenatore esperto ed evidentemente preferisce un gioco in verticale più che il possesso palla – premette il tecnico dell’US dai microfoni del Poligiovino -, elemento che gli ha consentito di dare la sua impronta alle squadre allenate e vincere campionati. Ma a prescindere la prima gara dopo la sosta è sempre complicata, soprattutto al cospetto di un avversario con delle qualità. Noi dovremo essere altrettanto bravi a non sottovalutare nessuno e restare concentrati”.

Mettere da parte il 3 a 0 dell’andata e, più in generale, resettare quanto fatto finora: le condizioni base per vivere al meglio il girone di ritorno sono queste per il trainer melitese, che si trova a lavorare con le porte girevoli del calciomercato, tra procuratori che bussano e calciatori che desidererebbero spazio e continuità magari altrove.

Caserta

“Inizia un ‘nuovo’ campionato – ribadisce Caserta, riprendendo un concetto esposto di recente -. La Serie B insegna che vi sarà sempre equilibrio e per migliorare e vincere occorrerà cura dei dettagli, dei particolari“, dice

Caserta e Scognamillo

“Stiamo vivendo un percorso di crescita che ci ha portato a cambiare sul piano tattico dopo le difficoltà iniziali e vi sono margini di miglioramento notevoli, ma oggi abbiamo delle certezze. Tra queste, la possibilità di variare a gara in corso”, sostiene, invocando una risposta anche da coloro che, fino ad ora, non sono riusciti ad esprimersi al meglio, tra infortuni e panchina per scelte tecniche.

Iemmello Sudtirol

Tra luci e ombre, ad esempio, gente del calibro di Antonini e Biasci, che hanno risposto “presente” nelle fasi in cui hanno trovato la titolarità: il timoniere dell’US, tuttavia, ripone in loro totale affidamento.

Caserta e Polito

Se le operazioni si articoleranno perlopiù in uscita, in che direzione si muoverà il Catanzaro, a parte individuare l’elemento che possa fungere da “quinto” nel 3-5-2? “La società resterà vigile, si faranno degli interventi non perché manchi qualcosa, ma perché se vi sarà occasione si cercherà di alzare il livello qualitativo in qualche reparto – spiega Caserta -, quindi saremo pronti a intervenire”.

Allenamento al Poligiovino

“Lavorare in una finestra di mercato lunghissima, con quattro partite in un mese, è complicato! Secondo me non serve intervenire su una squadra che sta facendo bene, al massimo andare incontro a chi desideri spazio – aggiunge il timoniere delle Aquile -. Sugli esterni numericamente contiamo sei elementi seppur con caratteristiche diverse. Allora se arriverà qualcuno, accadrà solo per incrementare il tasso tecnico-tattico dell’organico. Insomma, non vedo l’ora arrivi la chiusura del mercato!, ironizza Caserta.

Caserta

Un altro campionato ma sempre all’insegna dell’equilibrio, sebbene Sassuolo, Pisa e Spezia stiano recitando un copione a sé. Eppure il mister non immagina grossi stravolgimenti di classifica: “Sarà un torneo equilibrato fino a marzo/aprile, nessuno si staccherà in modo netto, in basso o in testa – osserva -. Se nel girone d’andata si tendeva a giocare più a viso aperto in cerca della vittoria, d’ora in poi molte squadre baderanno più a non perdere e anche un pareggio potrà significare tanto”.

Fabio Caserta sotto la Curva

“Negli ultimi anni sono state le state le ultime due/tre partite a decidere promozioni, playoff o retrocessioni – conclude Caserta – e ciò implica il doversela giocare con tutte, fino alla fine, perché anche un punto farà una differenza sostanziale”.