Per arrivare in alto occorre transitare da momenti difficili. Campi polverosi, squadre di comuni sperduti, sconfitte playoff (tante): insomma, la Serie C.
E l’incrocio tra Frosinone e Catanzaro riconduce perlopiù agli incroci tra C1 e C2: quello di domani, allo “Stirpe”, sarà il ventesimo incontro tra le due compagini, ma il secondo in assoluto in cadetteria.
Allora è importante aver preso degli schiaffi, essere caduti più e più volte, fieri delle cicatrici che solcano la pelle, in memoria di periodi bui.
Le ultime visite in Ciociaria, infatti, non rappresentano proprio bei ricordi per i colori giallorossi. Basti citare, ad esempio, una pesante sconfitta, risalente a più di dieci anni fa.
La cartolina ripescata dal cassetto, dunque, riporta ad una brutta sconfitta: è il 19 gennaio 2014, 20^ giornata di Lega Pro (nonché terza di ritorno).
Il Catanzaro di Oscar Brevi cade maldestramente al “Matusa”: un 3-0 siglato da Curiale (qualche anno dopo avrebbe vestito la maglia dell’US), il solito Daniel Ciofani e Paganini.
Le Aquile prenderanno parte ai playoff, o meglio, alla gara secca persa col Benevento in casa: ma la rinascita è passata proprio per quelle fasi, per sconfitte come quelle patite a Frosinone.
