Che il Catanzaro sia “la squadra del momento”, lo sottolineano le parole di William Viali, pronunciate a ridosso della partenza per la Calabria (LEGGI QUI).
Sarà un soggiorno allungato, quello della Reggiana, che stazionerà in ritiro a Vibo Valentia, visti gli impegni sui Tre Colli prima e a Cosenza nel turno successivo, in uno scontro importantissimo in chiave salvezza.
E cercano punti di vitale importanza, i granata: la posizione non è proprio “tranquillissima” (quota trenta in classifica) perciò non è il caso di fare calcoli o “studiare strategie, in questo campionato”. Insomma, mister Viali, che ha preparato la partita per provare a giocarsela al “Nicola Ceravolo”.
Il Catanzaro arriva col vento in poppa, forte del quarto posto e rinfrancato dalla vittoria di La Spezia (a proposito, i bianconeri hanno rallentato ulteriormente, pareggiando a Bolzano, nell’anticipo); guai, tuttavia, a sottovalutare l’avversario – ogni avversario -pur mantenendo la voglia di divertirsi.
Sereno, ma come sempre cauto e tutto d’un pezzo, Fabio Caserta il quale tiene subito a far chiarezza su un punto: è importante avere entusiasmo, così come non esserne “contagiati”, per non subire distrazioni.
“Nel corso di questa settimana ho sentito parlare tanto di playoff. Sicuramente è stato bello e importante battere lo Spezia, che sta lottando per andare in A. Consapevole di risultare ripetitivo, però, ribadisco che non mi interessa la classifica né le altre squadre! Io bado al percorso nostro – specifica perentoriamente -. Lo Spezia ormai è acqua passata”.
Alla vigilia del match, il tecnico melitese suona la carica dai microfoni del centro sportivo di San Floro: “Arriva un avversario che, pur trovandosi nella parte bassa della classifica, dispone di un organico di tutto rispetto, con calciatori di qualità – avverte Caserta -. Sarà anche più difficile della scorsa partita! Affrontare lo Spezia offre stimoli diversi e non serve prepararla, ma occorre essere pronti alle insidie che potrà creare la Reggiana”.
La passione del popolo giallorosso si traduce nell’ondata di partecipazione che accompagna le Aquile, sebbene non ci si attenda il tutto esaurito all’ex “Militare”, domani. Ma è opportuno circoscrivere l’entusiasmo alla tifoseria, senza patirne l’influenza, per restare sempre sul pezzo.
“I tifosi hanno il diritto di guardare la classifica e sognare ed essere felici di ciò che la squadra sta facendo – osserva il tecnico -. Sicuramente lavorare in un ambiente positivo aiuta, ma dobbiamo accantonare tutto e pensare unicamente alle difficoltà che potremo incontrare domani”, rimarca.
Inevitabile prendere spunto dal 2-2 dell’andata, con un Catanzaro ancora acerbo, nel pieno della “pareggite” e un’identità da plasmare: “Sarà una partita diversa, noi stessi eravamo diversi da oggi”, ammette il mister prendendo come esempio la prova del Sudtirol, capace di fermare sul pari lo Spezia, ieri, a dimostrazione di quanto il campionato preveda soltanto partite difficili, specie nella parte finale.
“In gare del genere è essenziale alzare il livello d’attenzione – afferma a tal proposito Caserta -. Dobbiamo continuare ad essere la squadra che, fino ad oggi, non ha guardato classifica né avversario, concentrandoci solo su noi, senza sottovalutare nessuno”.
Rinnovando gli elogi all’indirizzo di Pittarello, sbloccatosi al “Picco” (“la sua esultanza fa capire quanto ci tenesse”, dice), il trainer giallorosso dovrà fare a meno dello squalificato Quagliata, oltre agli infortunati D’Alessandro e Compagnon, il quale sarà in distinta solo perché “tiene a stare con la squadra”.
Le soluzioni non mancano, in ogni caso: “La scelta dell’undici iniziale sarà difficile, merito dei ragazzi che si allenano al massimo – rivela -, posso contare su una rosa ampia e di qualità. Sì, siamo sotto numero nel ruolo di quinto, ma ho materiale per schierare la miglior formazione”.