Il Cosenza ci crede. Quello che appariva un miracolo, fino a qualche settimana fa, è rimasto pur sempre un obiettivo difficilissimo da raggiungere, ma almeno c’è speranza.
C’è speranza, dopo il pari di Modena e la vittoria con la Reggiana. Una fiammella che potrebbe divampare qualora si realizzasse l’impresa nel derby di tutti i derby. La vita, lo sport, dimostrano come tutto possa ribaltarsi in poco tempo.
Il duo Tortelli-Belmonte, solito congiuntamente sulla biga della battaglia, sta dando se non altro un minimo di fiducia in più. E se non fosse per la penalizzazione i lupi avrebbero più di un motivo per crederci.
La settimana avviata condurrà Catanzaro e Cosenza a fronteggiarsi domenica 16 al “Ceravolo” per il derby di Calabria. Le Aquile ci arrivano ferite dai quattro schiaffoni (potevano essere di più) rimediati a Cremona, al fine di dimostrare che si sia trattato solo di un incidente di percorso, senza contraccolpi.
Del resto, quale migliore occasione se non il derby (non uno qualunque) per riscattarsi? Insomma, una partita che non necessita di note a margine, ma avrà quest’altro significato, in termini di classifica e consapevolezze.
Rientrerà l’uomo che, senza dubbio, fotografa al meglio la “catanzaresità” in questa circostanza, Pietro Iemmello; non ci sarà, suo malgrado, Gabriele Artistico, a sua volta appiedato per una giornata.
“Il morale è meglio della scorsa settimana”, aveva detto ai microfoni, venerdì sera, Pierantonio Tortelli, nel proiettarsi alla sfida. Intanto si viaggia verso il tutto esaurito mentre, sullo sfondo, il comunicato firmato dai ragazzi della Massimo Capraro, diffuso qualche ora fa: “giocare senza i cosentini nella curva opposta sarebbe l’ennesima sconfitta delle autorità competenti e un modo per eliminare la parte più bella della giornata, il confronto tra tifoserie rivali”, si legge.
“Gli Ultras Catanzaro 1973 auspicano che nessuna restrizione venga emanata nei confronti dei nemici rossoblù e che al tifo organizzato di Cosenza sia assicurata la possibilità di partecipare al derby”, conclude il comunicato degli UC. “La vera mentalità è più forte di qualsiasi rivalità”: non una parola da aggiungere.