“Servirà la miglior Carrarese”: Calabro alla vigilia

Calabro

Hanno sempre una patina di rammarico le parole di Antonio Calabro (anzi, gli occhi) nel ricordare Catanzaro. Perché – è bene rammentarlo – le basi del progetto trionfale lanciato e cavalcato da Vivarini, in anticamera, erano state poste dall’allenatore di Galatina, in quell’anno e mezzo di lavoro in pandemia.

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Per certi versi sembrano passate tante vite, per altri sembra ieri: la realtà narra che Calabro ritroverà il Catanzaro da avversario non più per la prima volta, quindi dovrebbe essere teoricamente “abituato”.

Trinkenhaus

E magari è così, perché un professionista, nei novanta e più minuti ha in mente solo una cosa: la bramosia della vittoria, senza guardare in faccia nessuno; poi, prima e dopo, abbracci e attestati d’affetto, con una spolverata di malinconia in questo caso, per l’appunto.

E non è mai banale l’ex allenatore del Catanzaro, a maggior ragione nel caricare la sua Carrarese, quando mancano pochi – decisivi – metri all’obiettivo salvezza, essendo a quota trentasette in graduatoria: ma tutto si deciderà in queste partite, a partire dalla sfida dello “Stadio dei Marmi” di sabato.

Viene dipinta come “una corazzata della cadetteria, la squadra di Fabio Caserta, seconda per punti realizzati nel girone di ritorno”. E mister Calabro ne è consapevole, pur ampliando l’analisi ai microfoni: “A parte questo, Iemmello è fondamentale in una squadra che ha nel dna la compattezza, l’organizzazione in entrambe le fasi, premette.

Calabro Caserta

“Ciò implica che, per avere la meglio sul Catanzaro, occorrerà la miglior Carrarese, annuncia il trainer pugliese a quarantotto ore dal match, ricongiungendosi alle parole enunciate nel post-gara di Cittadella, nel parlare di squadra che ha l’obbligo di essere umile e avere la giusta “garra” per non tornare nei bassifondi e meritarsi la permanenza in B (LEGGI QUI).

bouah carrarese

Non transigo neanche su un millimetro! Però ho una squadra molto disponibile, responsabile – sottolinea, perentorio -. Dopo la finale playoff col Vicenza, queste saranno le partite più importanti. Non decisive, ma fondamentali, perché le partite sono sempre meno e occorre far punti ovunque. Quindi, servirà una prestazione ‘gagliarda’, essere perfetti per battere il Catanzaro di questi tempi.

Bouah Carrarese

Recuperati Schiavi e Belloni, con Cerri in dubbio per il fastidio al nervo sciatico, mancheranno i lungodegenti Coppolaro e il portiere Bleve, altro ex di giornata.

Calabro

Immancabile, dunque, un richiamo al passato, al suo passato: “Per un allenatore che intenda crescere, allenare Catanzaro è un’esperienza da vivere! Io sono cresciuto tantissimo in quella realtà, difficile da allenare ma al contempo calda e affettuosa nei confronti di chi dà il massimo su ogni aspetto, non solo in quello professionale”, rivela Calabro, riallacciandosi alle parole già esposte lo scorso settembre, anche al “Ceravolo”.

Calabro Bisceglie

Ho avuto l’onore di allenare il Catanzaro, è stato un passaggio importante della mia carriera, mi ha reso poi un allenatore migliore”, dice. E sabato, dalle 15.00, i cuori dovranno lasciar spazio alla lucidità, alla volontà di vincere, senza complimenti.