Finisce 1-1 il “Friday night” del “Ceravolo”. Il Catanzaro ed il Palermo conquistano un punto che, di fatto, può andar bene ad entrambe le compagini. Nel primo tempo meglio i giallorossi, che macinano gioco e si portano in vantaggio meritatamente, al ventinovesimo, con la rete di Biasci.
Ripresa, invece, condizionata dal gol di Segre, dopo tre minuti, che rimette in partita i rosanero, i quali prendono fiducia e cercano di sfruttare gli spazi che l’US concede. I ragazzi di Vivarini provano a vincerla con la voglia e la rabbia ma, nonostante l’ingresso in campo, nel secondo tempo, anche dei nuovi acquisti (Antonini e Petriccione), impattano contro la maggiore fisicità dei siciliani.
Al termine del match, ai microfoni della sala stampa, con la consueta lucidità e pacatezza, mister Vincenzo Vivarini analizza la partita, fornendo la sua chiave di lettura: ”Bella partita, giocata bene da entrambi, noi l’avevamo preparata nella maniera giusta -esordisce -. Secondo me, abbiamo avuto la capacità di dominare l’avversario sotto l’aspetto del gioco. Non abbiamo rischiato niente nel primo tempo, se non un’imbucata, ma per il resto abbiamo cercato la profondità, abbiamo creato diverse occasioni”.
“La squadra ha dimostrato ciò che ci eravamo detti in settimana – evidenzia il tecnico giallorosso – ed oggi abbiamo ritrovato l’applicazione, l’umiltà e la capacità di lottare. Sono contento della partita, ma è un peccato il primo quarto d’ora della ripresa”, ammette con rammarico il mister di Ari.
“Nell’intervallo ci eravamo proprio detti di partire forte ed invece abbiamo preso l’imbucata su cross. Nonostante tutto, va bene. Nel complesso – chiarisce – siamo stati noi ad avere più situazioni davanti alla porta avversaria, ma loro hanno avuto anche occasioni ed il pareggio è il risultato più giusto”.
“Sul gol preso abbiamo sbagliato proprio un’uscita alta, nell’unica volta che l’abbiamo concessa, perdendo di conseguenza campo – continua il tecnico abruzzese -. La squadra è stata molto concentrata, diligente, attenta, con un raddoppio sulle fasce quasi perfetto. Questa gara ci darà slancio e consapevolezza. Avevamo detto giusto ieri di dover essere sempre al 100%, ed oggi lo abbiamo dimostrato! Sono molto sereno”, rassicura.
Riguardo ciò che è mancato alla sua squadra per portare a casa l’intera posta in palio, mister Vivarini si sofferma: “Oggi ci è mancata solo un po’ di profondità – dichiara -, un po’ di attacco alla porta, perché abbiamo avuto il pallino del gioco. Anzi, abbiamo dominato la partita sotto l’aspetto del gioco, ma dovevamo essere più efficaci davanti. Giocavamo, comunque, contro un avversario di altissimo livello, quindi va bene così”. “Lo stesso Palermo – continua il tecnico giallorosso – non è quello dell’andata, seppur si sia giocato appena un mese e mezzo fa! È migliorato tantissimo”.
“Noi abbiamo bisogno di energie fresche – osserva il timoniere giallorosso, a proposito dell’ingresso dei nuovi innesti, arrivati durante il mercato di riparazione -. Oggi ho voluto lanciare Antonini e Petriccione per fargli conoscere lo stadio e i compagni. Sicuramente devono lavorare per conoscere i nostri principi, ma hanno già dato quella nuova linfa che serve nello spogliatoio. Intanto abbiamo ritrovato quei flussi di gioco, sono contento, la strada è quella giusta”.
Menzione speciale per la prestazione di Pompetti e Ambrosino, subentrato, il mister chiarisce il motivo che lo ha indotto a sostituire Iemmello proprio con il giovanissimo attaccante di Procida: “Pietro ha fornito un’ottima prova stasera – chiarisce -, ma in avanti avevamo bisogno di un po’ più di energia, aggressività ed attacco alla profondità e meno ricamo. Cercavo questo in Ambrosino, anche se non si è verificato”, conclude.
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