“Accantonare l’entusiasmo di Torre del Greco, nulla è scontato”: Vivarini verso Andria

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Tenere lontano da cali di concentrazione. No, non è l’avvertenza del foglietto illustrativo di un farmaco, ma il messaggio lanciato da Vincenzo Vivarini, fin dall’avvio della stagione.

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Un messaggio più volte lanciato e ribadito ora più che mai, in quanto reduci da quella che, forse, è stata la più bella vittoria di questo scampolo di campionato. Una gara pressoché impeccabile, ma non basta, anzi, serve talvolta stare alla larga dall’entusiasmo. Domani il Catanzaro farà visita, per la seconda trasferta consecutiva, ad una compagine ferita che versa sul fondo classifica; a maggior ragione le insidie potrebbero essere raddoppiate, come il rischio di rilassarsi, di pensare che si andrà a fare una “gita”. No, non rientra nel modus operandi del gruppo di Vivarini che ha dato prova di mentalità vincente e maturità. Componenti che serviranno inevitabilmente al “Degli Ulivi” di Andria, domani.

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“Abbiamo affrontato una buona settimana, preparando la partita nel miglior modo possibile in vista di un avversario affamato di punti che darà tutto per ottenere il risultato – esordisce il mister ai microfoni -. Dobbiamo lasciar perdere l’entusiasmo di Torre del Greco e sfoderare una grande prestazione.

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Out Situm a scopo precauzionale per un fastidio a un polpaccio, in quanto affaticato a causa dell’alternanza di campi sintetici e naturali in un breve lasso di tempo, l’US gode di valide alternative, con Katseris e Tentardini pronti ad essere gettati nella mischia. Proprio sul rischio di scontentare chi spera in una maglia da titolare, Vivarini puntualizza: “Dobbiamo tener conto dei problemi che potranno sopraggiungere lungo il percorso. Serviranno forza e qualità, quindi tutti fanno parte del progetto. Se ogni calciatore porterà attenzione verso questo aspetto, allora verrà meno il problema della gestione. Nessuno deve ragionare dal punto di vista individuale“.

Prioritario, ovviamente, non smarrire la bussola e restare sul pezzo, senza farsi distrarre da elogi o dal calendario che proporrà un ciclo di scontri diretti tra poche settimane: “Abbiamo un obiettivo a lungo termine verso il quale è incanalata la nostra concentrazione, pur coscienti di confrontarci con squadre più forti di noi, come Crotone e Pescara – osserva -. Finora siamo stati bravi a tradurre in campo il lavoro e anche fortunati, ma dobbiamo sempre confermare la maturità evitando cali di tensione e mantenere l’equilibrio mentale che genera le migliori prestazioni. Questa partita, ancora una volta, dovrà dare risposte sulla maturità della squadra e sulla consapevolezza delle proprie qualità”.

Il calendario finora ha visto un solo potenziale scontro d’alta quota, ossia quello con la Turris, rivelatasi poi, paradossalmente, pratica archiviata agevolmente. Ma Vivarini invita alla cautela i suoi:L’errore da non commettere è ragionare sul futuro. Ora c’è la Fidelis Andria e dobbiamo dare il massimo in questa partita, poi, di volta in volta, si valuterà il tipo di impegno. Gli scontri diretti incidono tanto nel risultato finale, è vero, ma dobbiamo restare tranquilli”. 

Nel fare un raffronto tra il match di domani pomeriggio e quello dello scorso anno (deciso da un rigore di Vazquez), mister Vivarini continua: “Abbiamo vinto a fatica, dopo aver fatto ‘di necessità, virtù’ su un campo ai limiti della praticabilità, contro un avversario che si era difeso molto bene, ma sono problematiche tipiche del girone, con ambienti infuocati, campi non adeguati al fraseggio della palla – analizza -. Quindi abbiamo messo in conto questi aspetti in settimana e, con le buone o con le cattive, dobbiamo portare a casa il risultato”.

Vincenzo Vivarini

Infine una considerazione proprio relativa alle complessità di questo torneo, sebbene il livello tecnico pare si sia decrementato, a parte le tre/quattro pretendenti alla vetta: “Giocando come fatto finora tutto può sembrare facile, ma il girone C insegna che le gare apparentemente semplici possono riservare brutti risultati – avverte -. Qui contano molto l’agonismo e l’umiltà ed i fattori tecnici spesso si azzerano, perciò chiunque può incappare in partite sbagliate per delle leggerezze. Niente è scontato in questo girone, Cerignola ne è la prova”. 

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