Adesso si può (ri)cominciare, ma senza “downgrade” – Il Corsivo

floriano noto ds polito

Adesso si può (ri)cominciare. La panchina del Catanzaro Calcio non è più “sede vacante”, ma ha in Fabio Caserta l’inquilino scelto.

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A dirla tutta, un profilo “già seguito lo scorso anno”: parola di Floriano Noto. “Quando Vivarini non era convinto del rinnovo e vi erano posizioni diverse, al termine della scorsa stagione, Caserta era stato già valutato positivamente – ha detto il presidente nel corso della conferenza stampa di mercoledì (LEGGI QUI) – e sono sicurissimo che ci darà tanto”.

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Con l’annuncio dell’ex trainer dei Lupi (il quale si lega all’US per due anni e lunedì verrà presentato alla stampa), si mette in moto la macchina organizzativa, con la consapevolezza di essere in ritardo, se non fuori tempo massimo.

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Stilata la roadmap, quindi: ritrovo in sede il 14 luglio, visite mediche e primi test atletici, poi il 21 partenza per Morgex, quartier generale del ritiro valdostano, con match amichevole in vista contro una compagine di Serie A (dovrebbe trattarsi del Cagliari, a fine mese) e successivo impegno di Coppa Italia, per i Trentaduesimi, ad Empoli in notturna, il 10 agosto.

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Due caratteri diversi, due figure antitetiche, Morganti e Polito: aplomb istituzionale e cravatta annodata in chi supervisionerà tutto, tra scrivania e campo; l’essenza schietta, viscerale e più “da spogliatoio” dell’ex ds del Bari, che si arroga buona parte del merito della salvezza dei Galletti, strappata coi denti ai playout, tanto da annoverarla tra i risultati più importanti ottenuti in questi nove anni di carriera da direttore.

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Presentazione Morganti e Polito

E servirà la “cazzimma” di Ciro Polito, nella gestione dell’organico ma soprattutto nelle operazioni. Salutati – non senza commozione – due degli uomini-simbolo del Catanzaro dei record, Vandeputte e Fulignati (che a loro volta hanno omaggiato la città dai loro canali social, come il preparatore dei portieri Zambardi), c’è un mercato da pianificare, finalmente in entrata.

Fulignati Noto

Diversi interpreti di questo ciclo ritenuto concluso verranno depennati a rigor di logica e si renderà prioritario, a questo punto, non sacrificare altri cardini tecnici: Petriccione e Antonini, su tutti, rappresentano gli elementi da preservare e attorno ai quali edificare il “nuovo” Catanzaro, con capitan Iemmello sempre più gonfaloniere delle Aquile.

Cento presenze Vandeputte

Anche perché, fare a meno di altri giocatori di spessore implicherebbe un evidente ridimensionamento che la stessa proprietà esclude, rilanciando la possibilità di reinvestire parte del tesoretto fin qui incamerato grazie alle illustri cessioni.

Petriccione esultanza

Da sbrogliare, principalmente, le posizioni di coloro per i quali sono arrivate offerte considerevoli (tra cadetteria e C), come Biasci, Scognamillo, Sounas e Verna ad esempio.

Polito

In tutto ciò, a connotare l’impostazione del mercato dell’US, l’empatia e la sinergia tra tecnico e direttore sportivo, fattore su cui il pres Noto ha posto l’accento ai microfoni, rivelando quanto difficile fosse stato in passato moderare gli equilibri tra le parti, gestire i rapporti tra vari allenatori e direttori per divergenze di vedute e rapporti mai decollati.

Fabio Caserta al Cosenza

Lunedì mister Caserta prenderà parola per la prima volta con lo stemma dell’US cucito sulla divisa (e con lui, il “vice” Accursi, capitano del primo US di Cosentino, nel 2011): allora si potrà avere un quadro maggiormente definito in risposta a chi ipotizza un “downgrade” degli obiettivi.

 

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