“Quelle partite strane… “. Si sintetizza in questi termini il pensiero, perplesso, di Cristian Ansaldi. Eppure, secondo l’esperto argentino, non ci si può rimproverare molto. È stato fatto tutto ciò che si poteva fare.
“Non abbiamo certo giocato male, perché sapevamo che il Catanzaro ci avrebbe aspettato dietro – dice l’ex Inter -. Loro sono stati bravi nel fare gol nel momento giusto, sfruttando i pochi tiri in porta effettuati. Noi abbiamo fatto il nostro”.
Merito, quindi, alle maglie strette dei giallorossi, che hanno saputo gestire il vantaggio e la fase di non possesso, soffrendo quando c’era da soffrire: “È difficile penetrare le linee contro una squadra chiusa con tutti gli uomini – sostiene Ansaldi -. Abbiamo provato spesso a calciare da fuori, ma evidentemente non era giornata”.
“Sapevamo che se avessimo trovato il gol, magari in avvio di ripresa, la partita sarebbe cambiata“, aggiunge il numero 14 del Parma.
Nessuna osservazione, tuttavia, circa la direzione arbitrale, rivedibile secondo gli addetti ai lavori del “Tardini“: “Può sbagliare, come tutti”.