Vincenzo Vivarini aveva annunciato già nel post-gara di Catanzaro-Latina che non ci sarebbe stato modo di esultare per la vittoria (rotonda) più di tanto. In questa prima settimana ad handicap per via di un calendario che impone tre gare in sette giorni, i giallorossi si proiettano alla seconda, difficile, trasferta del campionato.
Ad attendere le Aquile l’Audace Cerignola, una neopromossa terribile, che si candida ad essere mina vagante del torneo. Il tecnico abruzzese non può che tener conto e invitare alla massima attenzione i suoi: “Servirà una concentrazione massima per una gara con molte insidie – avverte Vivarini -. Il Cerignola ha entusiasmo alle stelle, dopo due vittorie. Si tratta di una squadra organizzata, che gioca con grande aggressività e rapidità, quindi mi aspetto una gara vibrante da parte dei padroni di casa”. Una squadra, quella pugliese, con ottime individualità, forte nella chiusura delle traiettorie, che muove bene la palla. Le insidie per il Catanzaro, saranno molteplici, ma una su tutte potrebbe creare problemi: il terreno in sintetico. A tal proposito dice il trainer dell’US: “Genera un tipo di calcio diverso, ma non è l’unico campo, ce ne sono altri nel girone – sottolinea – perciò dovremo adattarci e in questi giorni ci siamo soffermati sul calcolare i rimbalzi e la velocità della palla”.
Capitolo formazione. Vivarini dispone di un organico composto da potenziali titolari, ragion per cui può dormire sonni tranquilli relativamente alle scelte da operare, senza crucciarsi più di tanto. Tuttavia, come ribadito anche nel corso della conferenza stampa post-Latina (CLICCA QUI PER RILEGGERE) è opportuno ripartire da coloro che al momento rappresentano una garanzia, sebbene i nuovi arrivati abbiano ormai assimilato i concetti. Per questo, stando alle parole del mister, non è opportuno usare la parole “turn-over”, ma puntare l’attenzione sul percorso di crescita del collettivo.
Aspetto da non sottovalutare, è il far tesoro dell’entusiasmo dell’ambiente (motivato da questa partenza a razzo) che ha tutto il diritto di esaltarsi, ma restare coi piedi per terra e lavorare sugli errori: “I tifosi devono trasmetterci l’energia che ci dà forza e convinzione. Come ho detto alla squadra, dobbiamo avere tanta autostima, ma sarebbe un errore avere un senso d’appagamento – avverte -. Certo, dobbiamo avere cognizione della nostra forza però, poiché conosciamo le dinamiche del calcio, anche un mezzo passo falso potrebbe causare problemi. Dobbiamo mettere in conto questo, andando per la nostra strada con umiltà e applicazione, una gara dopo l’altra, a cominciare da Cerignola, dove troveremo un avversario che farà una grande gara difensiva, sfruttando i palloni persi da noi per partire e farci male. Importante sarà approcciarci al match con la cattiveria giusta. Le nostre potenzialità devono essere superiori”.