Al termine di una conferenza stampa protrattasi per oltre mezz’ora, avrà avuto bisogno di un bicchierone d’acqua, Eugenio Corini. Incalzato dalle domande a raffica della stampa palermitana, il tecnico rosanero si è dovuto divincolare da osservazioni che convergevano tutte verso un’unica direzione: i malumori di una piazza ambiziosa.
Non proprio saldissima, quindi, la posizione dell’allenatore. Molto – se non tutto – dipenderà dal match che andrà in scena tra poco (calcio d’inizio alle 20.30) al “Renzo Barbera”. Ospite del Palermo, un Catanzaro che, sebbene a pari punti (ventiquattro), arriva ringalluzzito dalla vittoria nel derby.
Eppure Corini, riguardo al momento che sta vivendo la compagine sicula – reduce da una sola vittoria nelle ultime sei gare – si è in un certo senso difeso, facendo scudo di quel “Sento l’appoggio dei ragazzi e della società”, pur consapevole della situazione. Elogiando il lavoro dell’avversario – a cui riconosce il merito di aver portato quell’entusiasmo che ha accompagnato nella scorsa stagione anche in questa categoria (LEGGI QUI) – l’ex capitano del Chievo preferisce focalizzarsi sul da farsi, perché la partita di stasera suona un po’ da “ultima chiamata”. Insomma, “una squadra determinata, che lotta”, invoca a gran voce il trainer.
Potendo contare sul recuperato Di Francesco e con un Lucioni che ha svolto solo la rifinitura, Corini si attende un Catanzaro dall’atteggiamento non difforme da quello messo in campo contro il Cosenza. E lo stesso Vivarini, da par suo, alla vigilia, ha predicato umiltà e concentrazione, gli stessi ingredienti da cui si è attinto nella sfida con i rossoblu (LEGGI QUI).
Non solo gli stessi principi, ma molto probabilmente gli stessi uomini lanciati dall’inizio domenica scorsa, dovrebbero essere riproposti al “Barbera”. Pochi i nodi da sciogliere, a parte l’assenza di Situm, per il quale si auspica possa essere arruolabile per la partita col Pisa.
Poco male: Panos Katseris ha dimostrato ampiamente di essere la pedina in più dello scacchiere tattico del tecnico di Ari. Proprio il greco sgaserà sul lato destro, mentre Veroli agirà sul fronte opposto, nel 4-4-2 che avrà, ovviamente, Scognamillo e Brighenti al centro, davanti a Fulignati.
Conferma anche per Pompetti, in mediana, al fianco di Ghion. A sinistra, il compito di scompaginare le linee a Vandeputte, mentre sull’out di destra non mancano le soluzioni: in vantaggio, però, sembrerebbe Sounas. In avanti, il tandem Iemmello – Biasci.
Arbitrerà Marinelli di Tivoli.