Un passaggio in particolare, della conferenza stampa di vigilia, Fabio Caserta ha rimarcato con veemenza: “Per me Tommy – Biasci – è indispensabile e l’ho escluso dai titolari in alcune partite è stato per scelta tecnico-tattica” (LEGGI QUI).
Resta un terzo di campionato e a Catanzaro permane ancora un dubbio: quale la spalla ideale da affiancare a Iemmello? Al netto delle chance avute, nessuno tra Pittarello, La Mantia e Biasci stesso è mai riuscito ad iscriversi nel tabellino, alla voce “marcatori“, con una certa regolarità; in particolare, Pittarello – che stasera sarà uno degli ex – non ha ancora mai provato la gioia del gol in giallorosso.
E viene da pensare che il tecnico delle Aquile, tra poco – calcio d’inizio alle 20.30 – contro il Cittadella proporrà l’attaccante toscano, preferendolo all’ex centravanti dei granata, che all’andata aveva anche trovato la rete, immediatamente annullata.
“Il miglior finalizzatore della B di questi ultimi dieci anni”: in questi termini, mister Dal Canto (che farà ritorno al “Ceravolo” vent’anni dopo l’infelice stagione da calciatore) ha dipinto Iemmello, faro dell’US (LEGGI QUI). Sì, ma non solo Iemmello: il Catanzaro vuole fare sua l’intera posta per mettere un altro (decisivo) mattoncino in direzione salvezza.
Il Cittadella, però, fresco della vittoria di Pisa e di un rendimento esterno eccezionale nelle ultime settimane, non avrà certo timori reverenziali nei confronti dei giallorossi, schierandosi probabilmente a specchio.
E 3-5-2, allora, sarà l’assetto proposto come sempre da Caserta, che dovrà fare a meno di Antonini, ma si gode lo stato di forma dei due esterni. Davanti a Pigliacelli, poco su cui riflettere: terzetto composto da Brighenti, Scognamillo e Bonini. Sulle fasce, quindi, Cassandro e Quagliata.
A proposito di “uomini fondamentali”, tornerà nell’undici di partenza Petriccione, solo in distinta a Frosinone, che riprenderà a governare la mediana sostenuto da Pompetti e Pontisso.
In avanti, dunque, sarà Biasci e interagire con capitan Iemmello. Arbitrerà Crezzini di Siena, che non ha mai incrociato il Catanzaro nel suo percorso.
