Si lavora a testa bassa. Aquile e Lupi si avvicinano al match di domenica nella coltre della riservatezza, senza esposizioni mediatiche, per non vedere l’asticella della concentrazione decrementarsi. L’adrenalina, la tensione, anche i proclami, attengono ai tifosi, tra battute e sfotto’ sui social. Giusto così, rientra tutto nella norma, ma lo spogliatoio, il campo, devono star fuori da queste dinamiche.
Il Catanzaro, ancora lontano dal quartier generale del Poligiovino, ha svolto il lavoro settimanale al “Sinopoli” di Soverato, intervallandola dalla puntata al “Nicola Ceravolo”, guardandosi dal lasciar trapelare grosse indicazioni. Basti pensare che, ad esempio, questa settimana non ha visto la consuetudine degli interventi ai microfoni dei tesserati, proprio a sottintendere l’importanza del restare concentrati, evitando di esporsi. Giusto così.
Intanto, se Verna e Ghion possono ritenersi recuperati e pronti a ricomporre la coppia mediana – mentre Donnarumma si prepara a rientrare “mascherato” dalla protezione che lo tutelerà per la frattura rimediata contro il Modena – desta un po di preoccupazione il fastidio che attanaglia Situm, da un paio di giorni.
Non si tratta fortunatamente del ginocchio: nessun acuirsi del guaio che ha costretto il croato fuori due mesi, ma un inghippo di natura muscolare, precisamente al polpaccio. Sono giorni, quindi, di test atletici per l’esperto esterno giallorosso, il quale rimarcava l’importanza del derby (lui che sarà un ex della partita) e la voglia di tornare al top (LEGGI QUI), ma in questi casi la prudenza è d’obbligo: ecco perché Vivarini e lo staff prenderanno tempo per valutare attentamente se impiegarlo contro il Cosenza o meno. Dipenderà dalle risposte che il campo fornirà in queste ore, rifinitura inclusa. Ad ogni modo, non mancano le alternative.
Da sponda rossoblu, invece, aveva avuto modo di esprimersi Luigi Canotto. L’attaccante di Rossano – sfiorato dal Catanzaro in estate per poi passare dal Frosinone al Cosenza con la formula del prestito – non aveva fatto mistero circa gli obiettivi personali, che collimano con quelli del club: “Salvezza senza soffrire e poi, chissà, qualcosa in più”, aveva rivelato sulle colonne di TuttoMercatoWeb l’ex Reggina e Juve Stabia, che a Castellammare ha affinato la propria empatia col tecnico Fabio Caserta.
Inevitabile, allora, una riflessione in vista del derby, che avrebbe potuto vivere con la maglia giallorossa: “La piazza ci tiene tantissimo, i tifosi ci fermano per strada e ci invitano a dare tutto. Andremo a Catanzaro per fare la nostra partita“, sosteneva Canotto. Ma non può essere altrimenti.
Il Cosenza, sullo sfondo, porta avanti la tabella di marcia verso la sfida del “Ceravolo”, dove sarà seguito da 750 supporters (disponibilità di tagliandi ritenuta “inadeguata”, che ha generato non pochi mugugni nella città dei Bruzi). A parte gli esercizi su possesso e finalizzazione, non sono emersi spunti degni di nota dall’ultima seduta d’allenamento svolta al “San Vito – Marulla”, se non il differenziato svolto da Viviani.