Due vittorie alle prime due giornate, con prestazioni importanti e risultati sontuosi.
La prova che il Catanzaro c’è, il Catanzaro lotterà per qualcosa di importante, ma la strada non sarà sempre pianeggiante, è bene ricordarlo. Di questo avviso, ovviamente, è Vincenzo Vivarini che, a meno di quarantotto ore dopo lo 0-3 di Taranto, è tornato a parlare. Già tempo di vigilia per l’US, quindi, che domani sera ospiterà il Latina al “Ceravolo” nel primo match infrasettimanale del torneo.
Le attenzioni – inutile puntualizzarlo – dovranno essere elevate: “Ogni gara ha una storia a sé, adesso siamo solo all’inizio, queste sono le prime ‘avvisaglie’ di ciò che sarà la stagione – preannuncia Vivarini -. Domani troveremo un Latina che ha delle individualità forti tecnicamente e superiori al Picerno, giovani di grande avvenire, merito del loro direttore sportivo, Marcello Di Giuseppe”.
Non elogi forzati, ma realtà di fatto ed il tecnico giallorosso si sofferma proprio sui pregi dei giocatori di mister Daniele Di Donato: “Hanno disputato una grande partita a Foggia, facendo molta attenzione alla fase difensiva, concedendo poco. Con il Pescara un’altra ottima partita – continua – anche se nel primo tempo hanno sofferto un po’, pur avendo diverse possibilità per pareggiare contro una grande squadra. Noi dovremo essere molto concentrati e attenti ad affrontarli nel miglior modo possibile”.
Vittorie tonde e ineccepibili per le Aquile ma le sbavature non sono mancate, com’è legittimo che sia: “In questo momento dobbiamo essere bravi nel migliorare attraverso le vittorie – dice Vivarini, lanciando uno spunto che sembra paradossale -. Di norma i problemi emergono con dei passi falsi e noi questo non possiamo permettercelo, perciò dobbiamo far tesoro degli errori che spuntano nonostante risultati positivi“.
Tornando alla vittoria di Taranto (costata la panchina al collega Di Costanzo), analizza: “Se giochiamo da squadra, con l’approccio mentale giusto, con umiltà e capacità di lottare, possiamo veramente dire la nostra in questo campionato. Al contempo si è messo in evidenza che se giochiamo al di sotto di questa soglia diventiamo una squadra normale, quindi spero che i ragazzi, nel loro processo di crescita, abbiano recepito questo concetto”.
Chiaramente abbottonato su una probabile formazione, l’undici anti-Latina non dovrebbe discostarsi granché da quello che ha totalizzato due vittorie su due, finora: “Disponiamo di ventiquattro giocatori di livello alto, ma occorre inserire coloro che al momento offrono più garanzie, mentre continua il percorso di inserimento dei nuovi e dei reduci da infortuni – sostiene il trainer dell’US -. Domenica è stato importante gestire le sostituzioni per consentire minutaggio e tenere tutti sulla corda”, rivela Vivarini, soffermandosi in particolare su Pontisso e Cinelli che proseguono nel lavoro verso la condizione migliore, oltre a Katseris che ha rimediato un fastidio alla caviglia e Fazio aggregato al gruppo questa mattina, fintanto che Rolando è ancora out.
Testa e gambe verso il Latina, dunque, e Vivarini si rifiuta categoricamente di sbirciare ciò che accadrà sugli altri campi, visto che domani sera ci sarà Pescara-Crotone, primo scontro al vertice del torneo, in un certo senso: “Dobbiamo pensare a fare risultato attraverso la prestazione, senza perdere punti per strada, lo abbiamo visto l’anno scorso – rimarca -. Ci saranno sempre quelle squadre che hanno potenzialità di fare un campionato di vertice, perciò ora conta solo portare fieno in cascina e vincere”, replica l’allenatore in maniera perentoria. Poi, rivela quello che è motivo di soddisfazione, ad oggi: “Quando mettiamo in campo testa, umiltà e applicazione, tiriamo fuori sprazzi di gioco di livello altissimo, ma serve dare continuità a questo aspetto, perché a volte rallentiamo e diamo coraggio all’avversario. Non deve succedere”.