Ammettiamo una cosa in tutta onestà, benché opinabile: la sensazione di poter sbloccare la partita contro il Frosinone, di poter stappare lo stallo perdurato fino alla fine, non c’era mai stata in cuor nostro.
Contro i ciociari del giovane e battagliero Greco – che hanno strappato un altro punto, al Palermo, intanto – il Catanzaro ha sì provato a palleggiare e offendere (specie nella ripresa), ma mai dando a vedere un guizzo, la giocata decisiva, l’ultima rifinitura, complice l’assenza di due ingegneri come Petriccione – poi subentrato, ma col freno a mano tirato – e Pompetti.
La ricerca spasmodica del gol, poi, aggiunge una frenesia che induce a forzare le giocate e non porta a nulla.
Insomma, il tifoso catanzarese non si è lanciato nel tipico “u vi’ duv’è” proferito quando il gol è nell’aria, anzi, occorre ringraziare Pigliacelli ancora una volta per aver mantenuto la porta inviolata, nel recupero.
Ecco, questi aspetti non di poco conto, dovranno essere messi da parte, tra poco, al “Città del Tricolore” di Reggio Emilia.
Reggiana e Catanzaro giungono da una settimana “tipo”, dove si è potuto lavorare senza alternare scarico e rifinitura come nella precedente, viste le tre partite in poche ore.
Ma ambedue le squadre annotano non poche variazioni negli interpreti, sebbene l’assetto dovrebbe essere a specchio: un 3-5-2 orfano di diversi elementi importanti.
Da sponda granata, su tutti, Sampirisi e Cigarini; Caserta, da par suo, oltre a Situm e La Mantia, dovrà fare a meno ancora di Petriccione e non solo.
Il suo ingresso contro i laziali è stata rondine che non fa primavera, poiché il 10 torna nuovamente tra gli indisponibili, ragion per cui occorrerà rimodulare la mediana.
Altra assenza tutt’altro che ininfluente, quella di Antonini: nella giornata di giovedì il difensore di Porto Alegre aveva alzato bandiera bianca per un guaio fisico, per il quale era preferibile non convocarlo.
L’undici che alle 15.00 affronterà la Reggiana, allora, non è così difficile da immaginare.
Il terzetto arretrato non verrà alterato di una virgola, a maggior ragione data l’assenza del difensore brasiliano: davanti a Pigliacelli, quindi Brighenti, Scognamillo e Bonini.
L’essere rimasto nello spogliatoio all’intervallo, settimana scorsa, sa di bocciatura per Cassandro, effettivamente autore di una prova incolore: sulla destra, pronto Compagnon, mentre D’Alessandro tornerà sull’out opposto.
A centrocampo, quindi, Pompetti sarà sostenuto nel traffico da Pontisso e Coulibaly, che ha smaltito la botta di Pisa.
In attacco, infine, il ritorno all’antico: Biasci-Iemmello costituiranno il tandem offensivo. Arbitrerà Prontera di Bologna.
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Compagnon, Coulibaly, Pompetti, Pontisso, D’Alessandro; Iemmello, Biasci.