“Finché non sarà raggiunta la quota salvezza, voglio che tutti i ragazzi stiano sul pezzo”: saggia affermazione, quella formulata da Vincenzo Vivarini nell’immediato post-gara di Catanzaro – Ascoli, soddisfatto per una vittoria sudata, ma sempre con il livello di concentrazione elevato.
Sì, affermazione saggia ma evidentemente superflua perché, conoscendo il tecnico di Ari e il gruppo che tanto bene ha plasmato, c’è da attendersi che i giallorossi, non appena dovessero raggiungere aritmeticamente l’obiettivo salvezza, non abbasserebbero per questo la soglia di attenzione o della motivazione.
Tutt’altro. Questa squadra ha dimostrato un’applicazione al lavoro (espressione tanto cara al mister) ammirevole, difficilmente riscontrabile altrove – e forse in altre, precedenti, gestioni tecniche, nel corso degli anni – quindi acquisire la salvezza non scompaginerà proprio nulla sul piano dell’intensità.
Ma per farlo, intanto, gli ostacoli non sono mica finiti, anzi: derubricato il 3-2 contro gli ascolani e le code velatamente polemiche, il Catanzaro riceverà sabato il Südtirol per il secondo turno casalingo consecutivo, prima di Cittadella, Bari e – dulcis in fundo – il derby del “Marulla”. Ma gli altoatesini, benché in una situazione difficile, acuita dall’ultima sconfitta, potrebbero generare non poche insidie. Sarà pressapochismo, ma è così. Del resto “in B non esistono avversari facili o partite dall’esito scontato”, ripete Vivarini, praticamente da sempre.
Le Aquile si sono ritrovate nel pomeriggio all’ex “Militare” per proseguire la marcia d’avvicinamento al match mentre, sullo sfondo, Jacopo Petriccione ha avuto modo di presentarsi alle telecamere, per la prima volta (LEGGI QUI).
Senza il lungodegente Ghion, la truppa ha effettuato il consueto test sul pallone che inframezza la settimana, contro la formazione Primavera, durante il quale non sono mancati gli spunti di riflessione.
Lavoro differenziato per Biasci e Verna, che non hanno preso parte alla partitella a scopo precauzionale (nulla di cui preoccuparsi), mentre particolarmente in palla è apparso Donnarumma, autore di due delle otto reti messe a referto, una delle quali di pregevole fattura: un colpo di tacco su un traversone dalla destra, tagliando sul primo palo, come quelli di Hernan Crespo col Parma, tra fine anni ’90 e inizio 2000.
Da annotare l’esperimento provato di conseguenza nel secondo tempo, ossia Pompetti e Petriccione coppia mediana, complice l’assenza dalla sgambata di Verna il quale, contro l’Ascoli sabato scorso, ha indossato la fascia di capitano. A dirigere il match contro il Südtirol, per inciso, sarà Zufferli di Udine (LEGGI QUI), che tornerà al “Ceravolo” dopo il match con lo Spezia di inizio campionato.