Sensazione particolare, ritrovarsi in sala stampa alla vigilia di una partita, sebbene il campionato (perlomeno la regular season) sia finito.
Un po’ come l’ultimo giorno di scuola, quando si salutano i compagni di classe, prima dell’estate. Una sensazione acuita dal sapore agrodolce dovuto alla questione rinnovo contrattuale che continua a tenere in apprensione la piazza. Sta per volgere al termine questa straordinaria (e irripetibile) stagione, ma il Catanzaro ha ancora la possibilità per renderla ulteriormente speciale, regalandosi e regalando un altro trionfo, ugualmente importante: la Supercoppa di C.
Domani, al via l’edizione 2023 della competizione (nella formula a triangolare dal 2015), che vedrà coinvolte anche Feralpisalò e Reggiana, vincitrici rispettivamente degli altri due gironi di Lega Pro.
Al “Nicola Ceravolo” (calcio d’inizio alle 16.30), i leoni del Garda di Stefano Vecchi, per quello che sarà – in parte – un “remake” della gara playoff del 2019, sebbene anche quella sia ferita che non si può rimarginare. Ma il tempo e la vittoria di questo campionato, ha rimarginato anche quella, pur lasciando la cicatrice.
Così, ai microfoni, Vincenzo Vivarini traccia il momento, nel consueto briefing della vigilia.
“Abbiamo cercato di ritrovare le motivazioni, dopo un mese e mezzo che abbiamo festeggiato, stimola molto il confronto con altre due grandi squadre che hanno vinto i loro gironi – osserva il mister -. La Feralpisalò è molto ‘quadrata’, con giocatori validi e ha una metodologia di gioco particolare, diversa da quelle trovate nel nostro girone. In questa settimana il divertimento è stato preparare questa partita, poiché costretti a concentrarci su situazioni diverse ed è uno stimolo ulteriore per la squadra. Il presidente stesso mi ha chiesto di ‘vendicare’ la delusione playoff del 2019″, dice.
Esprimendo la propria stima per il collega, Vecchi, e per la tipologia di lavoro sulla quale è improntato l’atteggiamento tattico della Feralpisalò, Vivarini si espone anche su quegli elementi, della propria rosa, “Siamo riusciti a valorizzare coloro che non erano titolari come Cianci, che, nonostante il poco spazio, ha la miglior media realizzativa della squadra”, osserva il trainer abruzzese, riservando una menzione speciale anche per Curcio e Pontisso.
Stando alle parole di Vivarini sulla competizione, tuttavia, la “serie B sarà tutt’altra storia”, ragion per cui incrociare Feralpisalò e Reggiana avrà un sapore unicamente legato alla Supercoppa, ma niente di più: “Sarà difficile ripetere quest’annata, ma io, da ottimista che pensa al presente e ad obiettivi futuri, ritengo si possa fare meglio”.
Bocche cucite, invece, per quanto riguarda il rinnovo contrattuale, situazione sulla quale l’allenatore preferisce, ancora, sorvolare ed evitare di ripetersi: “Ci vuole tempo, ma nulla incide sulla stima reciproca tra me e il presidente”.