Fu grazie al passaggio di Bryan Bayeye a titolo definitivo al Torino che il Catanzaro accumulò un tesoretto da poter reinvestire nel mercato della scorsa estate.
Un vero e proprio affare, se si considera che il ragazzo, appena giunto sui Tre Colli, non dava proprio l’impressione di essere un fulmine di guerra, al punto da sembrare un elemento superfluo della rosa di Calabro. E invece…
E invece, lanciato nella mischia e acquisita la fiducia di Calabro prima e Vivarini dopo, l’esterno francese divenne oggetto del desiderio di vari club, grazie alle sue prestazioni, tanto da essere conteso tra Sassuolo e Torino.
Alla fine furono i granata a strapparlo alla concorrenza, per una cifra di poco inferiore al milione di euro. Niente male. Ottima operazione per l’US, lieta di aver contribuito alla formazione del calciatore, il cui prezzo di mercato era schizzato.
L’arrivo a Torino, dunque. Nonostante le rassicurazioni di Juric, che impose di trattenerlo in rosa e non girarlo altrove per fargli fare (ulteriormente) le ossa, Bayeye ha racimolato pochi gettoni, pur ben figurando in alcune uscite: indimenticabile, per lui, la serata di Coppa Italia a San Siro, dello scorso gennaio, culminata con l’assist decisivo che valse il passaggio del turno e la conseguente eliminazione del Milan dalla competizione. Ma fu una rondine che, per l’appunto, non fece primavera.
Già, perché, l’ex esterno giallorosso, il campo continuò a vederlo col binocolo.
Venendo ai giorni nostri, allora, con il Catanzaro neopromosso in B dopo una stagione trionfale, Bayeye è nuovamente finito su piazza ed è normale che non vi sia quella ressa di pretendenti, accalcatesi come l’anno scorso. Per il rilancio del ragazzo occorrerebbe una situazione che possa (ri)metterlo a proprio agio, che possa collocarlo sul giusto binario (magari la fascia destra, di sua pertinenza). Insomma, che lo faccia star bene, sentire a casa e coltivare delle ambizioni.
La possibilità di far ritorno a Catanzaro (anche con la formula del prestito, perché no) non appare un’utopia, ma un’ipotesi che sta prendendo corpo col passare delle ore.
Non è il caso di parlare di vera e propria trattativa avviata, com’è opportuno ribadire in questo lasso temporale fintanto che il calciomercato accenderà ufficialmente l’interruttore, ma l’opportunità di riaverlo – stando a quanto trapela – non è da escludere, anzi, è concreta.
E chissà che il ds Magalini, tra i nomi vagliati in questo periodo, non abbia evidenziato in rosso anche quello del talentuoso calciatore francese.