Aquile tra poco in campo: non si escludono sorprese

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Il Palermo ha lavorato sulle sventagliate dalle fasce, a difesa schierata; il Catanzaro si è focalizzato sulle aggressioni in fase di non possesso, oltre all’impostazione. Queste, in estrema sintesi, le trame che hanno caratterizzato la corta settimana di due squadre forti e motivate, questa sera avversarie.

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Arrivano da direzioni differenti, giallorossi e rosanero: i siculi, una volta metabolizzata la sconfitta al “Barbera” proprio contro le Aquile meno di due mesi fa (le bizzarrie del calendario asimmetrico), hanno pian piano risalito la china, innestando una continuità prestazionale che il Catanzaro avrà l’obbligo di interrompere.

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Ecco, proprio l’US non sta vivendo un momento brillantissimo, ad eccezione della gara contro il Lecco, che pure qualche crepa aveva palesato. Due squadre in piena zona playoff, sebbene gli uomini di Vivarini abbiano l’intenzione di centrare aritmeticamente la salvezza nel minor tempo possibile.

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“Gli arrivi di Antonini e Petriccione dovranno portare linfa ed energia nuova”, annunciava ieri il tecnico di Ari (LEGGI QUI), in attesa di quegli altri tasselli che potranno conferire anche esperienza e capacità di incidere nelle partite sporche, fattori venuti meno nelle ultime uscite. E il Palermo, a suo dire, rappresenta “l’avversario ideale” per riscattare il periodo.

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Orfano del bomber Brunori, Eugenio Corini potrà solo sfogliare la margherita, beneficiando dell’apporto di elementi quali Insigne, Di Francesco, Soleri e Mancuso: insomma, non proprio “robetta”, ma artiglieria pesante per il Palermo, realtà tra le più blasonate del meridione, intenzionata a rientrare in massima serie, prima o dopo. Per il trainer, Corini, “resilienza e propensione a sacrificarsi” saranno i punti su cui articolare la gara contro le Aquile, tra poco (LEGGI QUI).

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Senza l’infortunato Krajnc (alle prese con una distorsione alla caviglia), oltre al lungodegente Ghion, Vivarini proporrà il comprovato 4-4-2 con Situm nuovamente al suo posto, sul binario destro della difesa, dopo la partenza di Katseris. Sul fronte opposto, torna Veroli, mentre Brighenti e Scognamillo comporranno il pacchetto centrale, davanti a Fulignati: da escludere, l’impiego di Antonini dall’inizio, il quale avrà pur bisogno di “acclimatarsi” prima di essere gettato nella mischia. Probabile un suo ingresso, magari, a partita in corso.

Con Sounas e Vandeputte esterni, Verna sarà la diga del centrocampo. Sul partner in cabina di regia, due scenari possibili: quasi scontata la panchina per Pontisso, non ci sarebbe da stupirsi se a sorpresa (ma non più di tanto) ci fosse la chance per il nuovo numero 10, Petriccione. Verosimilmente, ci sarà Pompetti, in quella zolla di terreno. In avanti il tandem Iemmello-Biasci.

Calcio d’inizio alle 20.30, arbitrerà Baroni di Firenze.

 

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