Tutto scorre.
Il Catanzaro si accinge ad avviare la settimana di lavoro che condurrà all’ultimo impegno stagionale, la Terza Giornata di questa Supercoppa.
Un’annata memorabile, indimenticabile, che vede scolpito nella storia il nome dell’US Catanzaro 1929, come nessuno mai, nella terza serie.
E chissà che, il destino – in debito con Catanzaro – non restituisca bottino pieno, dal passato al presente: un campionato stravinto non ha certo posto gli uomini di Vivarini in una condizione di pancia piena, tutt’altro. Ragion per cui si punterà a rimpolpare la bacheca con un ulteriore trofeo. Insomma, siamo in ballo? Balliamo!
Perché il Catanzaro può permettersi tranquillamente di puntare al doppio successo, indipendentemente da quanto lasciato intravedere dalle altre vincitrici dei gironi A e B, Feralpisalò e Reggiana, distratte e col fiato corto, poiché a differenza dell’US, non hanno mica tagliato il traguardo con due mesi d’anticipo, né dispongono di un organico vasto e qualitativamente elevato come quello giallorosso, è un dato di fatto.
L’incrocio andato in scena sabato (3-1 per i Leoni del Garda, che si congedano con una vittoria) consegna una Reggiana forse stanca e avvilita per il fatto che, per vincere la supercoppa, dovrà battere il Catanzaro con quattro gol di scarto, in virtù dei tre subiti dai gardensi. Impresa non facile, mentre i giallorossi potranno disporre di due risultati su tre.
Comunque vada, ognuno ha motivo per essere contento.
Chi invece vive nell’apprensione, tra voci inattendibili da bar e social e notizie che si avvicendano più o meno veridicamente, sono i tifosi, interessati prevalentemente alla questione rinnovo contrattuale del tecnico Vincenzo Vivarini. Situazione ancora in bilico, da cui non trapela nulla di nuovo se non le corde discordanti di cui sopra.
Domani, dunque, si tornerà in campo per dedicarsi unicamente al lavoro, mentre dagli scranni di Palazzo De Nobili, è stata approvato all’unanimità, nel pomeriggio, il rinnovo della convenzione per l’utilizzo dello stadio “Ceravolo” per il triennio 2023-2026, come anticipato nella scorsa settimana.
Altra notizia del giorno – che, ad onor del vero, genera quantomeno delle perplessità – la multa disposta a Pietro Iemmello e all’US Catanzaro per i cori lanciati dall’attaccante catanzarese nella serata di festa post-Salerno, lo scorso 19 marzo (LEGGI QUI).
Da Reggio Emilia, null’altro di significativo. Esposto il proprio dispiacere dal tecnico Aimo Diana e dai giocatori Pellegrini e Guglielmotti (LEGGI QUI) per una prestazione macchiata da venticinque minuti iniziali di totale “assenza” in campo contro la Feralpisalò, in mattinata ha parlato ai microfoni Lorenzo Libutti. Il difensore granata, rientrato a pieno servizio dopo diverso tempo, per la frattura del perone, auspica di far parte dell’ultima spedizione, sabato al “Città del Tricolore” contro il Catanzaro, dopo aver riassaporato la convocazione e lo spogliatoio tre giorni fa.
Lontano dalla condizione migliore, ovviamente, il ragazzo ha dovuto lavorare con tenacia e senza demordere nel corso dei mesi, avvalendosi del sostegno dei compagni, tra cui l’ex giallorosso Manuel Nicoletti, il quale, a sua volta, ha dovuto fare i conti con un altro brutto infortunio, che lo ha tenuto fuori dai giochi.
Tra poche ore, allora, Martinelli e compagni varcheranno i cancelli del Poligiovino agli ordini di Vivarini e dello staff, determinati a dare prova, sul campo, di poter fare “razzia” di vittorie, beneficiando di una nutrita rappresentanza di supporters giallorossi, a Reggio Emilia.