Ascoli verso Catanzaro, parla Streng: “Questo gruppo ha qualità”

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Un periodo non facile per l’Ascoli, chiamato a risalire la china mentre le lancette cominciano a correre veramente. Il tempo stringe, i risultati latitano – salvo qualche guizzo, come le vittorie contro Catanzaro o Como e il pari di Parma – e il cammino diventa sempre più impervio.

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E non mancano nemmeno le preoccupazioni dovute ai bollettini dall’infermeria: scongiurato il timore di lesioni tendinee per Pedro Mendes, i bianconeri dovranno comunque fare a meno del centravanti portoghese nell’impegnativa trasferta del “Ceravolo”, dopodomani, con l’auspicio di riaverlo nello scontro diretto con la Feralpisalò. Ma non solo. A ciò si sommano le situazioni di Nestorovski e Gagliolo, entrambi alle prese con problemi al polpaccio destro.

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Un percorso irto di insidie per gli ascolani, che dovranno darsi uno scatto d’orgoglio, anche su invito (anzi, sprone) del patron Massimo Pulcinelli il quale in mattinata, attraverso i canali social, incitava la squadra a “ripartire senza scuse, solo se ci si assume tutti insieme le responsabilità, per cambiare marcia”.

Ecco, gli uomini di Castori arriveranno a Catanzaro per tentare di “cambiare marcia”, anche perché iniziano a non esserci alternative alle vittorie per chi versa in fondo alla classifica di Serie B. Tra le – poche – note positive di questo momento, Jeremiah Streng, giunto nel mercato di gennaio e che, nonostante il clima gelido tipico della Finlandia da cui proviene, sembra si stia acclimatando bene nelle Marche.

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Il numero 11 dell’Ascoli, arrivato in questa finestra invernale, dovrà assumersi un peso non marginale dopo le apparizioni contro Como e Sudtirol. Il classe 2001 finlandese, che dispone di doti tecniche oltre che fisiche, nell’esprimere le proprie impressioni ai microfoni, non può che proiettarsi al match contro l’US, ormai imminente, importante banco di prova in chiave salvezza.

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“Ogni partita sarà importante allo stesso modo, perché dobbiamo fare punti, quindi guardare la classifica ora non serve – ha dichiarato Streng -. Mancano quindici partite alla fine del torneo, dobbiamo pensare a una partita alla volta. Ma questo gruppo ha qualità“.

Qualità, ad onor del vero, non proprio emerse all’andata, al “Del Duca”, dove si è assistito ad una partita “sporca” e muscolare, da parte dei padroni di casa, tra ostruzionismo e trame di gioco tutt’altro che sopraffine. Tuttavia, quella dello scorso dicembre è stata forse la peggiore performance del Catanzaro (alla stregua del 3-0 di Piacenza), mai pervenuto in avanti – senza Iemmello – autore di una prestazione scialba, chiamato allora a riscattare l’1-0 e avvicinarsi all’obiettivo. 

 

 

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