“The last dance”, nonché ultimo ballo della stagione in cadetteria ha visto il Catanzaro – con interpreti diversi – cadere sotto i colpi di una Sampdoria determinata a centrare una vittoria che, in caso di risultato negativo del Palermo, avrebbe potuto regalare il sesto posto in classifica.
I blucerchiati hanno fatto bottino pieno al “Ceravolo” ma non è bastato:gli uomini di Pirlo disputeranno in trasferta il Primo Turno dei playoff. Contrariamente, giallorossi già certi di ospitare l’ottava classificata nella definitiva graduatoria di Serie B, il Brescia.
Tante rotazioni, dunque, da parte di mister Vivarini. Una delle novità, tra i pali, al posto dello stacanovista Fulignati (neppure convocato per via di qualche acciacco fisico), Andrea Sala, elemento tra le colonne dello spogliatoio.
L’ottima prestazione fornita del numero 16 giallorosso, protagonista di interventi decisivi nel corso della gara e incolpevole sulle tre reti subite, non lascia spazio ai dubbi: è lui l’MVP giallorosso del match. Lo stesso Sala che, rammaricato per l’1-3, ammette in sala stampa: “Peccato per il risultato finale. Avremmo voluto vincere l’ultima partita in casa davanti ai nostri tifosi – esordisce il classe ’93 -. Personalmente penso di aver fatto una buona partita. In realtà, aspettavo questo momento da tempo perché avevo voglia di tornare in Serie B dopo tanti anni. Cerchiamo ora di rimboccarci le maniche e di disputare questo ‘mini-campionato’ al meglio delle nostre possibilità”.
Leader carismatico dunque, visto anche il temperamento e l’attitudine nel mettersi al servizio della squadra. Uno di quelli che da dietro le quinte, lascia che siano gli attori principali a ricevere elogi e plausi: “Sono uno che ama molto il gruppo portieri. Chi ricopre il ruolo di ‘secondo’, deve far sì che vada molto bene il primo, deve essere maniacale nella cura dei dettagli – asserisce l’ex estremo difensore del Catania -. Quando, sono stato io il titolare, ho trovato secondi portieri che dovevano allenarsi meglio di me, affinché rendessi bene anch’io”.
Un binomio perfetto, quello createsi tra l’ex numero uno della Pro Patria e il compagno di reparto Fulignati, abili nel supportarsi vicendevolmente: “Con Andrea mi trovo bene, lo stimo molto – dichiara -. Ha delle caratteristiche che a me piacciono, quindi cerco sempre di farlo sentire a suo agio”.
“E’ stata dura stare fuori quest’anno, così come nella scorsa stagione – confessa Sala -. Davanti a me ho avuto un portiere che ha fatto grandi cose. Questo è il mio ruolo e continuerò a farlo”.
Il focus proiettato sul futuro. La gara contro le Rondinelle sarà il primo match point da non fallire, anche per via del potenziale vantaggio conquistato nella regular season. Disputare l’incontro tra le mura amiche e sfruttare la possibilità di ottenere l’eventuale passaggio del turno, avendo due risultati su tre a disposizione: “Al di là dei risultati delle ultime gare, soprattutto quella precedente con la Ternana, ai playoff arriviamo bene. Servirà recuperare le energie nei prossimi giorni, per preparare al massimo la sfida di sabato prossimo”, conclude l’estremo difensore milanese.