Una sola vittoria, sette punti in classifica e tre gol fatti in cinque partite, rappresentano un bottino veramente scarno per una città tradizionalmente fiera e ambiziosa come Bari.
Perché Bari resterà pur sempre una delle realtà calcistiche più blasonate del meridione, dove la passione della gente per la maglia e le proprie radici non conosce eguali, ad onor del vero, fatte poche eccezioni. Stessa cosa, dicasi per Catanzaro che, nonostante le roboante sconfitta patita in casa contro il Parma – a questo punto seriamente candidata al vertice – ha attirato a sé i riflettori dell’opinione pubblica, anche internazionale, per lo spettacolo offerto sugli spalti, a risultato ampiamente compromesso.
Bari e Catanzaro, quindi, sono chiamate a rialzarsi, seppur reduci da situazioni diverse. I giallorossi, a parte il capitombolo contro la squadra di Pecchia, non hanno di che rammaricarsi,visto l’ottimo avvio di torneo; i galletti, da par loro, sono ancora in cerca di una identità precisa e non possono certo accontentarsi di “vivacchiare”. Mossi da motivazioni certamente forti, allora, le due squadre si affronteranno domenica al “San Nicola” decise a giocarsela a viso aperto.
Intanto, per poter alzare l’asticella della qualità e dell’esperienza nell’organico, il Bari ha fatto suo Gennaro Acampora. Di proprietà del Benevento – con cui si era innescato un tira e molla in sede di mercato, alla fine risolto con il passaggio in prestito, a pochi giri di lancetta dalla chiusura della sessione estiva – il centrocampista partenopeo ha offerto una prestazione incoraggiante (nonostante gli mancasse il ritmo partita), a Pisa, in una gara al termine della quale gli uomini di Mignani sono riusciti a strappare un buon pareggio.
Presentato ufficialmente alla stampa poche ore fa, Acampora si è esposto ai microfoni, anche proiettandosi al match con il Catanzaro.
“La Serie B resta un campionato storicamente difficile. Non è un caso che il Parma, dopo vari tentativi, abbia voglia di tornare in A e al momento sia in vetta – osserva -. Il Catanzaro gioca da diversi anni con questo sistema e quindi ha un buon palleggio. Ci darà sicuramente filo da torcere, ma noi dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco”.
In campo perlopiù in qualità di mezzala sinistra, senza disdegnare la posizione da play, Acampora ha una voglia di rivincita che incontra indubbiamente l’amarezza, impossibile da mandar giù, del Bari, dopo una promozione sfiorata e svanita negli ultimi istanti della finale playoff contro il Cagliari. A ciò, si aggiunga la delusione del 29enne ex Spezia, peraltro retrocesso con i Sanniti, motivato dunque a far bene, per poi farsi riscattare dal club biancorosso, a fine anno.
Ad ogni modo, l’impegno col Catanzaro di domenica (ore 16.15) incombe e Acampora si esprime circa le eventuali contromisure da adottare contro gli uomini di Vivarini, feriti e determinati a risollevarsi. “Non dovremo commettere l’errore di abbassarci troppo, per lasciare al Catanzaro il pallino dell’iniziativa – avverte -. Dovremo cercare di imporre i nostri ritmi, per far male. Il Catanzaro verrà sicuramente agguerrito, con la voglia di riscatto”.
FOTO: Andrea Rosito
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