Esercitazioni sulle uscite in pressione e combinazioni con finalizzazione in area.
Si sintetizza così il lavoro tattico del Bari, che incrementa il ritmo in vista dell’impegno casalingo col Catanzaro. E domani sarà la volta di una seduta mattutina, a porte chiuse.
Accantonata la sosta, i Galletti si proiettano al friday night del “San Nicola”, anticipo della nona giornata di B, dove arriverà l’US di Caserta, a secco di gioie da un po’, vittoria contro la Carrarese a parte.
Ma neanche Bari ha di che bearsi, al netto dei dieci punti in classifica, in merito ai quali nelle scorse ore ha avuto modo di esporsi il ds Giuseppe Magalini, tra i tanti ex della sfida.
D’accordo gli avversari, però c’è da fare mea culpa: questo, in sostanza, il pensiero del direttore biancorosso, secondo il quale le responsabilità sono ascrivibili soprattutto alla scarsa incisività palesata finora.
Il Catanzaro, quindi, l’occasione per rialzare la testa dopo i pareggi con Cremonese e Cosenza.
Per ciò che riguarda Magalini, tra l’altro, la soddisfazione d’aver battuto le Aquile, elemento non di poco conto.
Ecco, le Aquile per l’appunto. Il lavoro procede con un occhio alle condizioni di coloro in predicato di recuperare totalmente dai rispettivi infortuni: su tutti Iemmello, pronto a riprendersi la fascia da capitano e condurre i suoi.
A fare da cornice, il commosso messaggio – tradotto in striscione – da parte degli Ultras Catanzaro, in segno di vicinanza e solidarietà al tifo organizzato foggiano, che piange la tragica morte di tre giovanissimi tifosi, avvenuta in un incidente di rientro da Potenza.
Un fatto che ha scosso l’intero panorama ultras e sportivo italiano.