Fulignati 6,5 Ha preferito, in questa partita, lasciare a casa il “regista” che è in lui per dare spazio alla sua anima da portiere. Aveva voglia di sporcarsi i guantoni e, per questo motivo, ha commesso un paio di sbavature in fase di costruzione (una delle quali stava per costare cara). Lo smalto del grande portiere non gli manca, voleva solo ricordarcelo!
Situm 7,5 È un calciatore camaleontico e, questa sua capacità, lascia chiunque interdetto e stordito. Partita dopo partita, sarà sempre più difficile capire, per gli avversari, il ruolo da lui ricoperto ma una cosa è certa: starà sempre a tutti con il fiato sul collo!
Scognamillo 6 Bud Spencer si è un po’ intenerito e, in questa circostanza, si è concesso qualche distrazione. Attenzione, però, ad evitare di farlo adirare, ci vuole poco a risvegliare la sua vera anima.
Brighenti 6,5 Come un abile scudiero, ha difeso il fortino, soprattutto nelle fasi salienti del match, non permettendo, ad alcuno che decidesse di calpestare dalla sua porzione di campo, di valicare i confini dell’area di rigore.
Veroli 6,5 La prima partita ci era servita per scovare la sua “cazzimma”. Oggi, invece, abbiamo ammirato i suoi piedi “educati”. Il futuro ci riserverà qualche altra sorpresa? Basta aspettare, lo scopriremo nella prossima puntata.
Oliveri 6 Come un bruco che ha bisogno di tempo per diventare farfalla, anche lui mostra pian piano le sue doti ma aspetta di svilupparle al meglio per far vedere di che pasta è fatto. Diamogli fiducia.
Ghion 7 Da vero giocoliere, ha maneggiato la sfera con leggiadria, nascondendola con mestiere agli avversari. Deve stare attento, però, che a furia di volteggiare, potrebbe girare anche a lui la testa.
Verna 6,5 Si destreggia come un boscaiolo che fa le provviste di legna per l’inverno. Non lascia nemmeno le briciole agli avversari, riuscendo a creare numerose azioni produttive, soprattutto in ripartenza, per i suoi.
Vandeputte 7 Per fortuna non gli è capitato nulla ma, volendoci un po’ scherzare su, il colpo subito nel primo tempo è come se avesse resettato il suo sistema. Da lì in avanti, infatti, è stato sempre più pericoloso e, con un gol dagli undici metri, ha posto fine alle ostilità.
Iemmello 6 È abituato a far goal e questa astinenza lo sta mettendo un po’ in crisi, facendolo giocare un po’ contratto. Lanciamo un appello ai compagni: fatelo segnare, ne ha bisogno! Ps: basterebbe anche un semplice tap-in sotto porta…
Biasci 6,5 Monta un motore diesel e, si sa, questo tipo di propulsori tendono a carburare con maggiore difficoltà. Con il gol e la prestazione fornita, ha dimostrato di essere sulla strada giusta per trovare il corretto setup.
Donnarumma 5,5 Ha avuto qualche difficoltà nel distinguere i nuovi compagni dai vecchi e, molto spesso, si è guardato la maglietta per risolvere questo enigma marzulliano. Qualche altra partita con i giallorossi, certamente, gli servirà per sentirsi maggiormente integrato.
Pompetti 6,5 Guai a chiamarlo gregario o comprimario: è un play con la “P” maiuscola ed ha dimostrato agli scettici (siamo sicuri che ce ne fosse più di uno) il motivo per il quale è stato rilevato a titolo definitivo.
Stoppa 6 Quando s’inserisce un nuovo ingranaggio nell’orologio, non sempre calza subito a pennello. Lui ha buone capacità ma, ancora (a ragion d’essere, perché è arrivato da poco), ha bisogno di un po’ d’olio per non stridere a contatto con gli altri ingranaggi della squadra.
Krajnc 6,5 Basta guardarlo correre e toccare palla per capire che ha la stoffa del calciatore d’esperienza. Qualche allenamento in più sarà fondamentale per vederlo maggiormente inserito negli schemi.
D’Andrea 7 I calciatori avversari non potevano far altro che stare a guardare le sue giocate, come degli spettatori che ammirano il passaggio di una Formula 1, essendo consapevoli che non riusciranno mai a guidarla. Proietti si è immolato e, per fermarlo, ha deciso di mettersi alla guida dell’autobus della squadra per schiantarvisi contro. Grazie a questo suo imprudente gesto, dal quale è uscito fortunatamente illeso D’Andrea, il Catanzaro ha portato a casa i tre punti.
Mister Vivarini 7,5 Come un condottiero in guerra, ha guidato i suoi uomini dal primo all’ultimo minuto, incoraggiandoli e motivandoli anche quando commettevano degli errori. Oggi la sua squadra ha sperimentato che, per vincere in Serie B, bisogna sempre lanciare il cuore oltre l’ostacolo.
(FOTO: Archivio Andrea Rosito)