Brescia, out il portiere. E l’US monitora gli infortunati

Iemmello Modena

Troverai sempre una porta aperta, ovunque tu sia stato bene. E pazienza se, la precedente avventura, si sia archiviata con un esonero “bizzarro”, non certo meritato. Avrà pensato questo, Rolando Maran, prima di tornare al Brescia, diciassette anni dopo. Nel 2005/06, l’allenatore trentino aveva vissuto sulla panchina delle Rondinelle tutto sommato una stagione positiva, trovandosi al quinto posto con cinquantuno punti (in piena zona playoff) a dieci giornate dal termine, salvo poi essere sollevato dall’incarico a sorpresa, dall’allora presidente Luigi Corioni.

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Dal suo ritorno, il Brescia si è instradato in un percorso di risultati positivi, con due vittorie e tre pareggi nelle ultime cinque gare: in soldoni, nono posto a ventidue punti e tanti buoni propositi da portare nell’anno che verrà, ormai imminente, passando da Catanzaro, sabato pomeriggio. Ultima sconfitta datata 12 novembre: lo 0-3 in casa nel derby con la Cremonese – difficile da dimenticare – che è costato l’esonero di Gastaldello, dopo ben cinque sconfitte consecutive.

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Insomma, l’arrivo di Maran – che il mese scorso sembrava vicino al Catania – evidentemente avrà generato uno scossone nell’orgoglio dei bresciani, che adesso si trovano a +5 sui playout, con un occhio verso i playoff. D’altronde, con una Serie B che storicamente vive di classifiche cortissime, perché non guardare avanti?

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Non è pensiero solo degli addetti ai lavori (che denotano un cambio di mentalità, da squadra vincente) ma che affiora dal silenzio nello spogliatoio. Il 2-0 inflitto al Como (tra le più attrezzate del torneo) sottintende diverse sfaccettature: intanto l’ardore di un gruppo che non si è dato per vinto, nonostante la partenza a rilento e il periodo difficile vissuto e poi, innegabilmente, le qualità della squadra, l’unica ad aver vinto insieme al Palermo tra le prime dieci, nella 17^ giornata che ha visto inciampare un po’ tutte le prime della graduatoria, Catanzaro incluso.

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E con Borrelli e Moncini così in palla – quest’ultimo, sabato scorso, se l’è cavata alla grande anche in porta – alzare la testa e fare la voce grossa è più che legittimo. Unico grattacapo sopraggiunto nel finale del derby con i lagunari, l’infortunio occorso proprio all’estremo difensore, a sostituzioni ultimate: dai primi accertamenti, Luca Lezzerini ha riportato la lussazione del gomito destro e dovrà tenere l’arto immobilizzato per circa due settimane, prima di ripetere gli esami.

A difendere i pali del Brescia, al “Nicola Ceravolo” – in una giornata che si annuncia di festa, visto il gemellaggio tra le due tifoserie – ci sarà l’esperto Andrenacci, intanto. Alla luce dei fatti, il club lombardo tornerà sul mercato per sistemare questa casella, senza apprensioni.

Non serviva una sconfitta agli uomini di Vivarini, per ricordare quanto sia necessario restare concentrati e approcciarsi con umiltà e cattiveria contro qualsiasi avversario. Le lusinghe piovute sulle Aquile – su tutti, Katseris pare stia suscitando le attenzioni di diversi club di A – vengono puntualmente (e gentilmente) rispedite indietro dal mister, che in questo è bravo a fare da parafulmine, per tutelare la serenità dei ragazzi.

E il clima sereno di sempre, per l’appunto, fa da cornice al lavoro della squadra, al Poligiovino, nel mentre si continuano a monitorare le condizioni di Iemmello e Donnarumma, il quale a Brescia ha vissuto una delle pagine migliori della sua carriera. Facilmente intuibile, però, che il Catanzaro dovrà nuovamente affidarsi al tandem Biasci – Ambrosino, proposto senza profitto al “Del Duca”.

Proprio in relazione alla gara di Ascoli, nel pomeriggio sono state diramate le delibere del Giudice Sportivo, con un’ammenda comminata al club bianconero (LEGGI QUI): l’US, invece, annota l’entrata in diffida per Brighenti.

 

 

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