Si chiama ‘mercato di riparazione’, ma l’US Catanzaro non ha proprio nulla da “riparare”. D’altra parte, non potrebbe non essere così, per una macchina praticamente perfetta.
Eppure, migliorarsi e puntare sempre in alto è l’atteggiamento giusto per chi vuole crescere e porre le basi per un altro tipo di realtà, cosa che auspicano tutti. E la società, garantendosi le prestazioni di un calciatore di B, ha intenzione di prepararsi a palcoscenici importanti, che costituirebbero un ascensore sociale per la città.
Diego Foresti, in occasione della presentazione alla stampa di Enrico Brignola, pone in risalto subito lo sforzo della proprietà, elogiando la famiglia Noto per l’operazione: “Il mercato di riparazione stavolta non fa per noi – osserva -. I numeri parlano chiaro, questo è un gruppo sano, forte e abbiamo pensato esclusivamente a mettere un qualcosa in più per darci un aiuto a raggiungere l’obiettivo in questi mesi. Riparare una situazione pressoché perfetta, ad oggi, è difficile, però bisogna andare avanti. Migliorare significava, appunto, prendere un calciatore di categoria superiore“.
Con Gabriele Rolando in uscita, tuttavia, non vi sarebbe l’assillo di rimpiazzare eventualmente lo slot che l’esterno ligure lascerebbe vacante in rosa ed il direttore generale delle Aquile è chiaro: “Dovesse partire Rolando si libererebbe un posto, ma non abbiamo l’obbligo di prendere un altro giocatore – rivela -. Il mercato però è aperto e restiamo vigili su quelle che potrebbero essere delle occasioni, come dei giovani che possano fare al caso nostro, in quanto investimento per il futuro. Intanto, dobbiamo solo pensare a questo campionato, quindi era essenziale un calciatore come Brignola, che potesse aiutarci nelle partite ‘modello Taranto’, contro squadre barricate dietro, che non giocano a calcio ma con una fase difensiva perfetta”.
Il versatile jolly d’attacco casertano, quindi, spende poche parole, in quanto voglioso di provare subito il campo, cosa già fatta ieri, essendosi aggregato ai compagni: “Ricevuta la prima chiamata non ho avuto nessun dubbio, mi sono sentito subito pronto per correre qui a dare una mano, sebbene sia la prima volta per me in questa categoria”, afferma Brignola, il quale preferisce limitarsi ad un “no comment” sulla situazione travagliata in casa Cosenza, da cui proviene.
Questo ambiente, da che mondo è mondo, include un costante confronto – anche a distanza – tra colleghi e conoscenti, quindi l’ex rossoblu, che già conosceva Iemmello, Brighenti e Ghion, conferma di aver avuto modo di interfacciarsi quotidianamente con il centravanti catanzarese: “Pietro mi scriveva tutti giorni, spendendo parole stupende per questo posto e questa società, ma ne ero già consapevole – ammette -. Ho trovato solo bravi ragazzi, qui mi trovo alla grande“.
Brignola, poi, coglie l’occasione per ringraziare mister De Zerbi, il quale ha inciso decisamente nel suo percorso professionale, lanciandolo in serie A: evidentemente a Sassuolo si è sviluppata la sua versatilità tattica, ha avuto modo di lavorare, mattoncino dopo mattoncino, sulle sue qualità, al punto da non avere oggi delle preferenze sulla sua collocazione in campo. “Posso agire da laterale o da trequartista, per me è indifferente, sono a disposizione di mister Vivarini – confida, a tal proposito – per me conta solo dare il massimo per raggiungere il livello di un gruppo che sta facendo qualcosa di impressionante. Sì, trovo un percorso già avviato, ma posso inserirmi e procedere insieme ai compagni, anche perché a Cosenza ho sempre giocato, quindi fisicamente sto bene, sono pronto a dare tutto in questi quattro mesi”.
Il contratto prevede l’obbligo di riscatto in caso di promozione in serie B, ma il classe ’99 di Caserta non intende focalizzarsi sulle clausole riportate su un foglio di carta: vuole sono allacciare gli scarpini chiodati e correre con il numero 17, giallorosso, sulle spalle. Per lui, da oggi in poi, c’è solo il Catanzaro.