Cagliari Vs Catanzaro 2-0 – LA SINTESI

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Prima uscita di un certo spessore – seppur non ufficiale – per il “nuovo” Catanzaro targato Fabio Caserta. Sì, non un impegno con punti in palio, ma l’occasione è di quelle da aggiustare bene il nodo alla cravatta.

Negro Carburanti

A pochi chilometri da Morgex, lo stadio “Piergiorgio Perucca” di Saint-Vincent  ospita l’incontro amichevole con il Cagliari, che rievoca fasti del passato al solo citarlo. Sardi che, a loro volta, hanno svolto questa fase di ritiro pre-campionato in Val d’Aosta, proprio come le Aquile. Il 2-0 finale non scrive alcuna statistica,  ma rappresenta comunque una bella pagina nella storia recente del Catanzaro Calcio; elemento più importante, poi, le indicazioni emerse su cui soffermarsi in questi giorni di lavoro.

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Il ritiro valdostano, a pochi giorni dalla sua conclusione, offre quindi l’opportunità di misurarsi con un club di Serie A – oltre ad essere, il Cagliari, una delle realtà che meglio rappresentano il calcio italiano, per i suoi trascorsi – e testare soprattutto il proprio livello di condizione, dopo gli allenamenti congiunti meno probanti effettuati con Vallorco e Chisola, nei giorni scorsi.

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Caserta dispone i suoi col 4-2-3-1 di queste apparizioni – sistema che dovrebbe adottare stabilmente il tecnico di Melito Porto Salvo – con Pigliacelli in porta, il sardo (quindi, osservato speciale) Piras terzino destro e Bonini sul lato opposto, mentre per il pacchetto centrale ci si affida alla coppia rodata da anni ormai, ossia Scognamillo e Brighenti. In mediana, Pompetti e Petriccione (uno degli ex di giornata), mentre il terzetto a supporto di Biasci è costituito da Pagano, Iemmello e Compagnon.

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PRIMO TEMPO

Dolce benessere

Sardi in vantaggio al 5′: Marin pesca il veterano Gianluca Lapadula con un verticale che sorprende la difesa dell’US: controllo orientato e Pigliacelli superato senza grossi affanni. Sostanzialmente si assiste ad un monologo da parte degli uomini di Davide Nicola, bravi a tessere delle trame offensive ordinate ma non molto leggibili per i giallorossi che faticano a venir fuori dalla propria metà campo: Marin, Felici e Zortea sono tra i più in palla. Se non altro ci pensa Brighenti a sorreggere l’asse di difesa, sventando come può le incursioni rossoblu. Proprio Marin ci prova dalla distanza dopo il 20′, ma Pigliacelli si oppone coi pugni al sinistro del nazionale rumeno classe ’96. Nel frattempo, i quattro interpreti offensivi del Catanzaro provano a intercambiarsi nelle posizioni, provando a non dare riferimenti, ma ciò senza mordere. Al 38′ Zortea pennella un cross dalla destra che trova Piccoli, puntuale al centro dell’area, ma la sua incornata si spegne di poco alto. In chiusura di tempo, terzo tempo in elevazione di Adopo che impatta perfettamente su un corner dalla destra, ma il colpo di testa finisce fuori di un soffio. Dopo quest’altra occasione di stampo cagliaritano, l’arbitro Luca Pairetto manda tutti a riposo: 1 a 0 il parziale.

Veroli

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre con Brignola al posto di Pagano, primo cambio tra le file giallorosse, mentre la squadra isolana rivoluziona l’undici in campo. Al 50′ Pigliacelli blocca il colpo di testa di Deiola su angolo dalla sinistra di Augello. Un minuto dopo, il primo vero squillo del Catanzaro nel match: Compagnon si incunea caparbiamente in area, rischia di perdere il controllo ma con un tacco libera Iemmello il cui tiro viene smorzato in angolo dalla difesa avversaria. Un po’ meglio la formazione di Caserta, nell’avvio di secondo tempo, rispetto alla prima frazione. Passano due giri di lancette e Pigliacelli si supera su Kingstone: il numero 34 punta e supera Scognamillo per poi scaricare sul secondo palo, ma il portiere dell’US si allunga e devia in angolo. Superata l’ora di gioco, quindi, la girandola di cambi operata da Fabio Caserta: dentro Pontisso, Volpe, Antonini, Situm, Krajnc, Pittarello che subentra all’acciaccato Brignola. Iemmello e Biasci, dunque, restano momentaneamente insieme, in propulsione offensiva. La prima palla-gol pulita per le Aquile al 16′ la produce Bonini, saltando più in alto di tutti direttamente da angolo: sfera fuori di un soffio. Al 76′ ripartenza del Catanzaro con Volpe che porta palla, si accentra e scarica il destro, ma Scuffet para senza patemi. Giunta la mezz’ora, entrano Curcio, i giovani Rafele, Maiolo e il neo-arrivato Turicchia. Da sponda rossoblu, intanto, entra l’ex Veroli, dopo gli abbracci del pre-gara con quelli che erano i suoi compagni fino a due mesi fa. Subito dopo, però, il Cagliari raddoppia con una splendida incornata di Pavoletti che, solo nell’area piccola, non può sbagliare: 2 a 0 per il Cagliari. Il portiere Sherri (subentrato a Scuffet) è pronto a sbrogliare su una mischia da angolo, ma l’US sembra progressivamente crescere, quantomeno nell’intensità, complici gli ingressi di Volpe e Pittarello. All’82 Rafele ha un buon pallone, ma il suo destro trova Sherri, a terra. Passa un minuto e il Catanzaro ha l’occasione più ghiotta della sua partita, con Antonini che, imbeccato da un traversone dalla sinistra, manda alto di testa, sotto misura. Occasionissima sciupata. Non succede praticamente null’altro di significativo: finisce 2 a 0 per il Cagliari di Nicola.

Sabato, dunque, il Catanzaro chiuderà il ritiro con l’ultima sgambata in programma, contro la Juventus Next Gen.

 

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