Calabro: “Mai vista questa foga agonistica nel Catanzaro, che ha meritato”

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Non riesce nemmeno stavolta, Antonio Calabro, a portar via punti dal “Nicola Ceravolo”, lui che fino a circa tre anni fa sedeva sull’altra panchina, non quella dietro il primo assistente.

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Gli applausi del pubblico di Catanzaro, specie ai piedi dei Distinti, fotografano un legame tra l’allenatore e la tifoseria, che prescinde dai risultati (dall’esonero), ma si basa sul piano umano e sul rispetto per la persona, prevalentemente.

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Il tecnico pugliese analizza quindi il 3-1 rimediato dalla sua Carrarese, prima di spostare le considerazione su altri meandri: Il Catanzaro ha meritato di vincere perché ha giocato meglio, anche in maniera diversa rispetto alle gare precedenti, che avevo studiato, ma non avevo mai visto questa foga agonistica, prima di oggi”, rivela il trainer degli apuani.

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“Sapevo fosse una partita delicata per il Catanzaro, vista la settimana che aveva affrontato, così ho lanciato le tre punte per giocare uomo contro uomo, cercando di aumentare le loro preoccupazioni – ammette – e questo ci è anche riuscito nei primi venti minuti, ma l’avversario ha preso campo e quando fa arrivare la palla sugli esterni ha sempre la soluzione in area”, dice l’ex condottiero delle Aquile.

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“Potevamo essere più bravi nelle ripartenze, anzi abbiamo anche fatto più palleggio del Catanzaro nel primo tempo – aggiunge -, ma gli episodi nel calcio sono sempre determinanti e se fossimo andati a riposo sull’1-1 non si sa come sarebbe andata. Abbiamo anche iniziato abbastanza bene la ripresa, poi il terzo gol ci ha tagliato completamente le gambe. Nonostante il 53% di possesso a favore, il Catanzaro è stato nettamente superiore nei contrasti vinti e nei duelli aerei! Ciò nel calcio fa la differenza”. 

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Se alla vigilia il mister aveva speso parole di gratitudine per la piazza, da uomo onesto e schietto, Antonio Calabro coglie l’occasione per aggiungere qualcosa a quanto detto prima della trasferta, a proposito dei saluti reciprocamente rivolti tra lui e gli spalti: “Mi sono sempre comportato bene, mettendoci la faccia anche quando non dovevo e avrebbe dovuto metterla qualcun altro – rivela -. Questa è la conferma che, al di là del gioco e dei risultati, la città ricorda l’uomo e i comportamenti, aspetti più importanti”.

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E con altrettanta franchezza, continua: Non era affatto scontato che la gente se ne fosse accorta, capendo determinate situazioni e apprezzandomi a livello umano e io, di conseguenza, apprezzo pure. Non è da tutti, ma i catanzaresi hanno avuto questa capacità“.

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Quanto alle questioni di campo, per Calabro, complice la sosta, “inizia un altro campionato”. Concetto ribadito anche da Devid Eugene Bouah, l’autore dell’illusorio pareggio.

Gol Bouah

Intervenendo successivamente, il numero 13 della Carrarese riconosce i meriti al Catanzaro, pur rammaricato per la sconfitta: “Sì, sono contento per il gol, ma non per come è finita – sostiene -. Ora serve pensare alla prossima”.

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