Il campo e la cornice. La cornice, segnata dalla grande mestizia per i fatti che hanno caratterizzato il post-partita di Cosenza-Catanzaro, sui quali occorrerà fare piena luce, su ambedue i fronti. Il campo, perché, nonostante tutto, occorre isolarsi con la mente da ciò che è accaduto (e sta accadendo) per preparare la prossima partita.
E ha ragione Situm nel riportare tutti coi piedi per terra, smaltita la sbornia della vittoria nel derby, per proiettarsi al prossimo avversario meditando “la rivincita, dopo la sconfitta dell’andata” (LEGGI QUI). I giallorossi si sono quindi ritrovati nel pomeriggio per preparare il match in calendario sabato, in attesa di avere contezza dei provvedimenti adottati in seguito agli scontri, se la paventata chiusura della Ovest o il divieto di alcune trasferte. Domani, quindi, ripartirà la vendita dei biglietti per la partita e ciò consente di tirare un primo sospiro di sollievo, attendendo l’ufficialità.
Venendo alle dinamiche squisitamente tecniche, Vivarini ha radunato i suoi per la consueta sgambata con la formazione Primavera alla quale non ha preso parte, però, Antonini: il difensore di Porto Alegre, risparmiato al “Marulla” per via delle noie muscolari, ha proseguito nel suo lavoro differenziato senza essere schierato nella partitella. Nelle prossime ore, tuttavia, i nodi potranno ritenersi sciolti ed è molto probabile che l’ex Taranto faccia rientro nei ranghi, a pieno regime.
Chiaramente, il test sul pallone con gli Aquilotti non può certo bastare a fornire spunti evidenti, eppure il pacchetto centrale composto da Miranda e Brighenti nel primo mini-tempo, potrebbe pur significare qualcosa. Ipotizzabile, comunque, che contro la Reggiana venga riproposto grossomodo l’undici che ha espugnato la tana dei Lupi, con la linea composta da Situm e Veroli ai lati, e Brighenti e Scogna in mezzo. Ma è ancora oggettivamente presto per abbozzare la probabile formazione.
Da segnalare un Biasci particolarmente in palla, autore di ben quattro reti nella prima frazione di gioco (schierato con Iemmello). In lontananza, i ragazzi di Sandro Nesta hanno lavorato al “Villa Granata Training Center”: quota trentatré in classifica (insieme al Cosenza) tra zona playoff e playout, la Reggiana è a caccia di una vittoria che manca dalla trasferta di Bari di fine gennaio: in casa, i tre punti mancano addirittura dalla gara contro il Catanzaro, di Santo Stefano.
Piccola nota di colore: per questo motivo, la compagine granata è riuscita a guadagnarsi il buffo appellativo (di cui non vantarsi granché) di “paReggiana” da tifosi e addetti, al netto dei quindici pareggi rimediati finora in B, l’ultimo ad Ascoli lo scorso weekend.