Langella annuncia le dimissioni da presidente, Polcino rivendica il merito del proprio lavoro, in risposta alle contestazione del pubblico stabiese. Si naviga in acque burrascose a Castellammare.
In verità, però, non era con il Catanzaro che la Juve Stabia avrebbe avuto il dovere di vincere, a ragion veduta. L’evidente divario di classifica ha trovato la conferma del campo, dove i giallorossi hanno imposto la propria egemonia, sebbene i padroni di casa non abbiano proprio fatto una brutta figura, al di là dell’1-4 patito in casa.
In sala stampa Filippo Polcino, amministratore unico nonché direttore generale della Juve Stabia, non si concentra tanto sull’aspetto tecnico della partita, ma difende a spada tratta la società, per le scelte operate e, soprattutto, per l’attenzione ai bilanci: “Non è stato un buon primo tempo, con qualche episodio sfortunato di troppo. Il Catanzaro è nettamente superiore a noi, per budget e giocatori in campo – sostiene l’ad, a proposito del match -. La partita si è messa subito in salita. Non accetto, però, le critiche feroci che stanno arrivando in questo momento”, dice con vigore Polcino, rimarcando l’inappuntabilità della società gialloblu sul piano fiscale e aziendale.
Bersaglio di critiche – legittime – il tecnico Sandro Pochesci, del quale Polcino si fa scudo: “Il mister ha lanciato l’undici che riteneva migliore, con Pandolfi unica punta, sostenuto dalla fantasia di Silipo e D’Agostino per mettere in difficoltà il Catanzaro – continua – cosa che ci è anche riuscita. Ma andare subito sotto di due gol è stato come per un pugile che incassa sul ring. Non voglio appellarmi alla sfortuna, ma ci è stato negato un rigore netto, oltre al palo interno che abbiamo colpito. Pochesci, pur avendo visioni offensiviste, ha mantenuto l’assetto di Colucci senza stravolgimenti. Qui nessuno è in discussione”.
Il direttore generale aggiunge: “Sotto il 3 a 0 contro il Catanzaro è normale vengano meno le gambe. I ragazzi si sono un po’ disuniti, ma poi vi è stato un minimo di crescita, anche il gol ha dato un pizzico di entusiasmo nel finale – afferma Polcino -. Dispiace per il risultato ma il Catanzaro oggi ha espresso tutto il suo valore. Questa è una squadra che sarebbe quinta o sesta in Serie B”.
Rinnovando piena fiducia in Pochesci, perlomeno per l’arco del mese che verrà (in linea con quelle che erano i patti tra le parti), l’ad Polcino rilancia: “Dobbiamo salvarci, mettere a posto i conti e poi parlare di progetto”.
Sul finire, piomba in sala stampa il presidente Giuseppe Langella, che annuncia, infuriato: “Lascio la Juve Stabia! Oggi, dopo l’ennesima sporca contestazione, dico basta! Auguro alla Juve Stabia di salvare la stagione”.