Allenatore fin troppo esperto di questa categoria, Eziolino Capuano, per non essere consapevole dell’impegno che il suo Taranto affronterà, domani, contro la capolista.
Ed il buon Eziolino – anche facendo della sana e prevedibile “pretattica” – non manca di cospargere incenso sul Catanzaro, alla vigilia del match del “Ceravolo”.
Il tecnico salernitano, con l’ironia e la singolarità che lo contraddistinguono, analizza lo stato della sua squadra, proiettandosi alla partita. In parole povere, rispetto ad oltranza per l’US, ma il Taranto sa il fatto suo: “Stiamo vivendo un buon periodo, anche dal punto di vista mentale, alla luce della striscia di risultati positivi fin qui condotta – dice – e vedo un gruppo che si allena con scrupolosità e applicazione”.
Ritrovarsi dopo la sosta natalizia rappresenta notoriamente un’incognita per tutti, nessuno escluso: “La ripresa è sempre un punto interrogativo – sostiene Capuano -. Domani affronteremo non solo la squadra più forte in assoluto, ma colei che nei campionati europei ha fatto meglio di tutti, vantando numeri stratosferici grazie a giocatori fuori categoria. Anzi, coloro che vanno in panchina farebbero bene in tutti i top club dei tre gironi”.
E aggiunge: “Il Catanzaro è guidato da un allenatore molto importante, ha una società fortissima, un pubblico di altra categoria! Non serve dire altro, è inutile celebrarlo, enfatizzarlo. Ma l’abbiamo preparata con molta attenzione e possiamo andare lì a fare una buona gara, come del resto abbiamo sempre fatto”.
Insomma, anche per ringalluzzire lo spirito del gruppo e iniettare fiducia nell’ambiente, il mister suona la carica ed è pronto a salire sulla biga per guidare la battaglia: “Se non ci credessimo non saliremmo neanche sul pullman, non andiamo a fare una gita! Sappiamo chi andiamo ad affrontare, ma conosciamo anche la nostra forza – annuncia – quindi andremo a giocarci le nostre carte, rispettando l’avversario in modo illimitato per quello che sta facendo. Occorre solo dire ‘chapeau‘ al Catanzaro”.
Il trainer rossoblu è riuscito in poco tempo a risollevare una squadra che giaceva nei bassifondi, portandola in una posizione di classifica ragguardevole ed è per questo che esige una crescita progressiva dai suoi, tanto da aspettarsi dei miglioramenti nel girone di ritorno. Ma come si affronta la squadra prima in classifica, forte delle sue individualità? Per Eziolino non vi sono dubbi: “Serve organizzazione collettiva contro una squadra che attacca in tutti i suoi effettivi – rammenta -. Anche i braccetti, ad esempio, partono in sovrapposizione. Potremmo dire che il Catanzaro è una squadra che difende attaccando. Noi dovremo difendere con l’intera fase di non possesso, non solo con il reparto arretrato“.
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