Caserta: “Abbiamo saputo soffrire nei momenti cruciali”

Mister Caserta all'Arechi

Secondo 0-0 consecutivo in trasferta per il Catanzaro che, come accaduto già nelle precedenti sfide lontano dal “Ceravolo”, subisce poco gli attacchi avversari, salvo poi mostrarsi contratto e compassato una volta superata la trequarti offensiva.

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Quel che è emerso dalla gara dell’”Arechi” della domenica pomeriggio è l’assenza di una chiara identità di squadra e una condizione fisica da ristabilire tra le fila delle Aquile che, perlopiù nella seconda frazione di gioco, hanno riscontrato notevoli difficoltà nel costruire azioni pericolose, subendo il forcing della Salernitana.

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Ne è consapevole anche Fabio Caserta, il trainer giallorosso, che al termine del match contro i granata offre una lucida disamina di quanto accaduto nei novanta minuti disputati dai suoi: “Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, mentre nella ripresa abbiamo sofferto perlopiù i movimenti delle mezze ali della Salernitana – esordisce -. Dal punto di vista fisico abbiamo risentito del fatto che alcuni dei nostri, tra cui Koutsoupias e D’Alessandro, hanno ancora pochi minuti nelle gambe. Bisogna, dunque, valutare l’intera partita. Certamente, siamo venuti a giocarcela a viso aperto contro un avversario forte”.

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La Salernitana, una delle candidate alla promozione diretta nella massima serie, ha cercato di affondare con i propri giocatori chiave, soprattutto scardinando la fitta cerniera giallorossa nelle zone centrali di campo: “Abbiamo sofferto in particolar modo il possesso palla dei nostri avversari. Nel complesso sono soddisfatto della prestazione, ma siamo stati bravi a soffrire nei momenti cruciali – asserisce il tecnico melitese -. Inoltre, azioni pericolose da parte della Salernitana non ne ho viste”.

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Una gara dai tratti soporiferi quella andata in scena tra granata e giallorossi conclusasi con lo stesso parziale col quale era iniziata: “Non tutte le partite sono belle da vedere, anche perché quando non vinci devi anche cercare di non perdere – puntualizza Caserta-. Ho visto la mia squadra lottare e voglio dare merito ai miei ragazzi. Non siamo ancora fluidi nella manovra, ma non abbiamo concesso tiri in porta ai loro giocatori offensivi”.

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Dunque, un Catanzaro “work in progress” e ancora in fase di rodaggio, viste le tante defezioni avute dall’inizio di stagione e l’arrivo tardivo di alcuni elementi cruciali da inserire nello schieramento tattico dell’allenatore: “Non abbiamo maturato ancora un’identità precisa. Per quattro-cinque gare abbiamo utilizzato un modulo differente per via della mancanza degli esterni, che sono arrivati dopo – ammette-. Ora, schierandoci quasi sempre con il 4-2-3-1, dobbiamo trovare una condizione fisica idonea per sviluppare il nostro gioco. Abbiamo cambiato tanto e, quindi, abbiamo bisogno di tempo”.

Il reparto difensivo si conferma, ancora una volta, tra i più collaudati della Serie B, avendo subito solo sei reti al passivo, con la coppia Brighenti-Scognamillo in grande spolvero: “Scognamillo e Brighenti sono stati tra i migliori, soprattutto il secondo, sul quale gravava l’ammonizione rimediata al decimo minuto di partita – afferma -. Tuttavia, in questo match ho deciso di schierare Koutsoupias e non Biasci, poiché ritenevo che l’apporto di un centrocampista offensivo fosse necessario per irrobustire i nostri dietro, in fase di non possesso”, conclude lo stesso Caserta.

 

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