Caserta alla vigilia: “Catanzaro grande squadra, serviranno voglia e determinazione”

Caserta al Cosenza

Non è certo la prima volta che le strade di Fabio Caserta e il Catanzaro si congiungono, seppur da avversari. Ma la partita che avrà luogo domani, anzi, la sfida, ha ben altro tipo di significato, di sapore.

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Dalle 16.15 Aquile e Lupi si affronteranno in campo in un “Nicola Ceravolo” gremito, per quello che è il derby calabrese per antonomasia. E l’attesa di una sfida così sentita, da decenni, non può che generare adrenalina. “Saranno le due settimane più lunghe della stagione”, annunciava ironizzando – ma non più di tanto – il tecnico del Cosenza, dopo la vittoria contro la Reggiana, in vista della sosta. E il momento è arrivato. Tra poco più di ventiquattro ore, il derby sarà realtà.

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Fin da prima dell’inizio della stagione si parlava solo di questa partita. Finalmente è arrivata! L’attesa porta via energie mentali e fisiche, ma la squadra si è allenata serenamente”: mister Caserta affronta la conferenza stampa della vigilia, prima di partire alla volta del Capoluogo, con lucidità nel fare la sua disamina e sviscerare quelle che sono le aspettative.

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“Servirà una grande partita contro una squadra forte, ma noi abbiamo dimostrato di poterci riuscire, specie fuori casa – avvisa da subito il tecnico calabrese -. A prescindere dai numeri, i derby sono partite che ‘si preparano da sé’, diverse dalle altre, ma occorrerà a maggior ragione il giusto atteggiamento contro un Catanzaro che, al di là dagli ultimi risultati negativi, ha sempre fatto grandi prestazioni. Sì, ha perso tre partite consecutive ma non conta, perché è una squadra in salute, che ha iniziato molto bene e sta facendo un grandissimo campionato e viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Non considero gli ultimi risultati”.

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L’ex trainer della Juve Stabia, quindi, sposta la sua considerazione sul collega Vincenzo Vivarini, artefice di ciò che rappresenta oggi il Catanzaro: “Non lo conosco personalmente, ma voglio complimentarmi per ciò che ha fatto e sta facendo – rivela il timoniere dei Lupi -. Dobbiamo mettere voglia e determinazione in campo e dare il massimo, perché i risultati da cui provengono entrambe le squadre non contano in una gara del genere. Saranno gli episodi a condiziona la partita, che sia un cambio o un calcio piazzato. Però dovremo portarli dalla nostra parte e cercare di limitare ciò che l’avversario farà, godendo di uno stadio pieno. Certo, di contro, troveremo una squadra che gioca bene ed è in salute, ma anche noi stiamo portando avanti un percorso importante. La nostra forza è il collettivo“. 

Pensieri unicamente convogliate sul rettangolo verde, sebbene non sia facile isolarsi del tutto dagli umori della piazza, in certi casi: “Abbiamo avvertito l’entusiasmo dei tifosi che ci hanno spronato a pensare al campo senza sentire la tensione, ma è inutile nascondere che la nutriamo tutti e dovremo tenerla a bada. Prima di certe gare, non serve parlare”, ammette Caserta, il quale sostiene d’aver lavorato in particolare su un limite che il Cosenza porta con sé dall’alba della stagione, ossia l’involuzione nella concentrazione palesata tra il primo e il secondo tempo in alcune uscite. Elemento non marginale, il poter contare sulla rosa quasi al completo, ad eccezione di Viviani, out.

Ad ogni modo, considerando l’eventualità di un campo pesante per la pioggia e del vento tipico dei Tre Colli, il mister rossoblu non si attende un Catanzaro che possa sconfessare il proprio credo, anzi. “Loro hanno un’identità ben definita, palleggiano molto bene. Li abbiamo analizzati, però dobbiamo concentrarci su quello che dovremo fare noi”, puntualizza l’allenatore, il quale coglie l’occasione per lanciare un appello, tra l’altro: “Dovrà vincere lo spettacolo, noi calabresi dobbiamo dare un segnale importante al Paese – dice -. Ben vengano gli sfotto’, ma nient’altro. La ‘battaglia’ dovrà essere solo calcistica, in campo“. 

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Allora l’aspetto mentale, l’emotività, saranno fattori preponderanti in un appuntamento del genere, più forti di ogni concetto tattico: “Sicuramente non dovremo farci intimorire, pur consapevoli che il Catanzaro partirà forte, con 13mila tifosi dalla sua, mentre noi dovremo fare la partita anche per i nostri tifosi che non potranno esserci“.

 

 

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