Caserta, domani la prima: “Uniamoci ancor di più, nonostante le assenze”

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Quella perplessità generata dalle uscite con la Juve in amichevole ma soprattutto ad Empoli è opportuno che finiscano derubricate nel faldone “errori da non ripetere”: è ora – anzi, da domani – che il Catanzaro dovrà fare sul serio, perché il campionato si appresta ad iniziare.

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Con Brescia e Palermo che hanno dato il via al torneo targato 24/25, i giallorossi vorranno farsi “belli di sera”, all’altezza di una cornice che si annuncia emotivamente carica e passionale: anche su questo servirà far leva, per sopperire alle defezioni di una squadra incompleta, tra squalifiche, infortuni e profili da individuare e portare. Ma se Atene piange, Sparta non ride: il Sassuolo, da par suo, fa la conta degli indisponibili, a cui si sono aggiunti, nelle ultime ore, Volpato e Moro, stoppati dall’influenza.

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Consapevole delle “tante insidie del match”, Fabio Grosso ha ammesso ai microfoni di aver catechizzato bene i suoi circa l’importanza del gruppo (LEGGI QUI). Nondimeno, l’altro Fabio (quello giallorosso, Caserta) ha cercato di infondere fiducia e carica alla squadra, per onorare al meglio il popolo catanzarese che si assieperà sulle gradinate dell’ex “Militare”.

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“Sarà molto emozionate a maggior ragione per l’affluenza di pubblico e faremo di tutto per iniziare nel migliore dei modi, contro un avversario difficile – dice Caserta ai microfoni, nella sua prima conferenza stampa di vigilia da allenatore dell’US -. Sono contento di aver trovato un gruppo molto propositivo e voglioso di migliorare in ogni allenamento”.

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Inevitabilmente, sulla falsariga delle dichiarazioni del collega Grosso, disporre di qualche altro giorno prima del debutto avrebbe potuto spostare qualcosa nel computo generale, ma a questo punto non serve soffermarsi a riflettere oltremodo: “Sì, ci sarebbe stato modo di conoscersi e lavorare meglio ma è inutile pensarci, ormai! Sarà difficile per entrambe le squadre, perché non ci sarà un ritmo elevatissimo (e lo si è visto in Brescia-Palermo), quindi serviranno attenzione e concentrazione per restare nel vivo della partita – sottolinea Caserta -. Ecco, domani e nel corso della stagione dovremo essere bravi a leggere i momenti, specie quelli negativi”. 

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Ed il Sassuolo non può che iscriversi nell’elenco delle principali pretendenti al salto di categoria: “Faranno di tutto per tornare in A, ma l’abbiamo preparata per sfruttare le nostre armi, nonostante le defezioni numeriche in alcuni ruoli – puntualizza il mister -, ma credo nella voglia di far bene in chi scende in campo, a prescindere. Anzi, chiedo alla squadra (soprattutto domani) di unirsi ancor di più, sapendo di giocare in casa davanti a un pubblico bello da vedere, e dare tutto”. 

Grosso Sassuolo

Nessun allenatore si trova a proprio agio in questa fase di viavai di calciatori, in pieno tourbillon di mercato. Non lo è nemmeno per i giocatori stessi, parafrasando le parole del mister: “Io lavoro con ciò che ho a disposizione, la società sta facendo di tutto per cercare gli elementi per completare la rosa, ma non è facile – sostiene il trainer melitese -. Ci saranno tre partite prima della chiusura del mercato, quindi servirà pensare solo a giocare. Io non penso al mercato, ho fiducia nella società“.

Caserta allenamento

Due trame diverse, quelle dettate nelle recenti performance, non proprio edificanti, ma Caserta riparte dalla buona ora di gioco del “Castellani”: “Contro la Juve Next Gen abbiamo patito più l’aspetto mentale. Essendo l’ultima prima del ‘rompete le righe’ era  inevitabile pensare a recuperare dopo quindici giorni di lavoro, ma è un errore che ci può stare – rivela -. Ad Empoli, invece, sono stati sessanta minuti fatti molto bene, contro una realtà di categoria superiore, che ha iniziato a lavorare il 3 luglio con motori diversi”.

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L’errore da non commettere, però, sul piano mentale, è non perdere la testa nelle difficoltà, avverte Caserta, ponendo attenzione sul non pensare al passato recente, ormai archiviato: “Come in tutte le cose della vita, vi è un inizio e una fine, non serve più fare paragoni con il passato, ma pensare a cosa fare adesso! Questa squadra ha principi chiari, frutto di un lavoro che parte lontano – tiene a ricordare – e alcuni tra questi principi si rifanno alle mie idee, ossia il palleggio e il cercare di dominare il gioco. Su altri aspetti ho concezioni diverse, ma non è detto che siano giuste o sbagliate. Non è facile per i calciatori cambiare abitudini e neanche per me dopo un mese di lavoro, ma sono contento delle predisposizione di questa squadra”.

Mister Caserta

Quindi, Caserta lancia un monito, per tutti, più volte riverberato: “Non sarà facile ripetere quanto fatto lo scorso anno, ma possiamo accorciare i tempi per vedere alcune cose diverse – dice -. Penso che neanche Vivarini a Frosinone riuscirà in poco tempo a riproporre quanto realizzato a Catanzaro“.

mister Caserta

Mentre Curcio è sull’uscio, con Situm da valutare (comunque convocato) e Koutsoupias in crescita (il greco però non ha i novanta nelle gambe), contro il Sassuolo occorrerà “fare di necessità, virtù”, in attesa del responso dal mercato, con gli arrivi di Demba Seck e Cassandro prossimi.

Noto e Polito

Ho parlato con Polito e con il presidente, sappiamo come vorremo giocare, ma è chiaro che senza esterni, ad esempio, si fatica a schierare un determinato sistema di gioco – rivela mister Caserta -. Non è tanto il sistema quanto l’interpretazione da dare al sistema! Per una serie di motivi ora non abbiamo giocatori con le caratteristiche di Sounas o Vandeputte, per poter attuare il sistema che ho in mente, quindi dobbiamo attrezzarci per fare altro. Non è certo colpa della società se siamo carenti in alcuni reparti”. 

 

Ultras Capraro

E sullo sfondo, il comunicato diffuso dai ragazzi della Massimo Capraro: “Chiediamo di continuare ad essere una cosa sola – si legge nella nota degli Ultras Catanzaroil dodicesimo uomo che si è fatto ammirare in ogni angolo d’Italia“.

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