Si è esposto il direttore sportivo in persona. Ci ha pensato Ciro Polito – nella conferenza stampa di mercoledì – a rinnovare fiducia e supporto nei confronti del suo allenatore, Fabio Caserta (LEGGI QUI). Tutto nella norma, niente di eclatante. Ce lo si aspettava.
Certo, le parole devono trovare la prova dei fatti, anzi, del campo: il Catanzaro è obbligato a battere il Modena, domani al “Ceravolo”, per scacciare via ansie e cattivi pensieri e ce ne faremmo una ragione, eventualmente, se ciò dovesse accadere attraverso una prestazione non eccelsa. Badiamo al sodo, servono i tre punti.
Ai microfoni mister Caserta puntualizza proprio due elementi cardine: la piena fiducia da parte della società di cui dice di godere, oltre alla proverbiale serenità con cui ha affrontato (e affronta da sempre) il lavoro settimanale.
Solo pollici in sù, stando a quella che è la sua visione delle cose, anche nel soppesare l’insipido 0 a 0 di Salerno, da ritenere “positivo, poiché ottenuto su un campo ostico”.
“Occorre valutare il percorso di una squadra alla fine, non dopo sette partite, perciò sono sereno – premette il trainer di Melito Porto Salvo -. Stiamo cercando delle soluzioni, ma dispongo di un gruppo fantastico, nel quale chiunque dà il massimo a prescindere dal suo utilizzo in campo”.
Comunione di intenti e ottimismo, questa la direzione da seguire: “Sono convinto della forza di questa squadra e mi nutro della fiducia di tutti, squadra e società – annuncia Caserta -. Quando non arrivano i risultati tendete a vedere tutto ‘nero’, con disfattismo, ma ogni squadra (anche in A) incontra delle difficoltà”, sostiene, quasi come fosse un’invocazione.
Il limite, a suo dire, è da individuare ancora nella minestra che da mesi continua ad essere mescolata: il perenne raffronto col passato recente. “Il problema è il costante paragone con quanto di irripetibile è stato fatto l’anno scorso! Continuando così allora avremo sempre delle difficoltà – dice il tecnico senza mezzi termini -. Invece valuto il presente, fatto di alti e bassi, ma con oggettività. Nel calcio, si sa, basta una vittoria a far cambiare l’opinione generale”, afferma.
E a proposito di oggettività, il Catanzaro non è stato fin qui prolifico, pur incassando pochi gol: “Meriteremmo qualche punto in più per quanto dimostrato, eccetto Cesena – osserva -. perché abbiamo sempre giocato a viso aperto, pur commettendo degli errori”.
L’appoggio della proprietà e l’appello verso il popolo giallorosso, mentre qualche ora fa è stato diramato il comunicato degli Ultras Catanzaro: “Ora più che mai è il momento di dimostrare a tutti cosa significhi essere catanzaresi”, scrivono gli UC ’73 nel loro toccante messaggio.
E Caserta si lega a queste parole, di conseguenza: “Ho la massima fiducia della società e confido tanto nell’apporto del pubblico – rivela -. Non conta la mia posizione, importa è il Catanzaro e che la gente stia vicina ai ragazzi, ne hanno bisogno”, sostiene a gran voce il trainer melitese, affinché si possa “remare tutti nella stessa direzione per il bene comune“.
Con Iemmello e Pagano ai box e tutti gli elementi a disposizione, il solo Compagnon suscita qualche dubbio, visto l’acciacco che gli ha impedito di allenarsi negli ultimi giorni. Caserta, tuttavia, potendo beneficiare di una rosa ampia – specie per le soluzioni a centrocampo – non se ne cruccia oltremodo, così come non si scompone sfogliando i risultati del pomeriggio, dove spicca la clamorosa sconfitta casalinga del Frosinone di Vivarini contro la Carrarese.
“I risultati maturati oggi sono l’ennesima dimostrazione di quanto sia imprevedibile il campionato di B, per tutti – rimarca -. Ma è la ‘normalità’, non mi sorprende”, stigmatizza.
Nessuna considerazione particolare, infine, inerente alle defezioni del Modena di Bisoli: il tecnico dei Canarini, pronunciandosi in mattinata, non ha potuto far altro che rinnovare rispetto e considerazione verso il potenziale dell’US, sebbene la sua squadra sia in cerca di punti pesanti, per proiettarsi al meglio verso la sosta (LEGGI QUI).
Catanzaro-Modena funge da esame da non sbagliare per entrambe le pretendenti, anche per scongiurare conseguenze inappellabili. Siamo solo all’inizio, tutto verissimo, ma non vincere indurrebbe inevitabilmente a fare delle riflessioni.
