Castori non ci sta: “Li abbiamo messi sotto con un pressing spietato”

Castori Sudtirol

Per il Sudtirol resta la buona prestazione, l’ottimo primo tempo, durante il quale avrebbe potuto raddoppiare legittimando la superiorità in campo, ma alla fine dei conti il punto ricavato al termine del match con il Catanzaro serve più allo spirito che a muovere la classifica.

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Certo, “per una squadra ultima fino a ieri significa che sta cambiando il mondo!”, dice in sala stampa un focoso Fabrizio Castori che ha fatto valere, anche stavolta, la propria trentennale esperienza in panchina. Gli altoatesini non hanno certo speculato, puntando più sulla profondità e meno sul palleggio (per stessa ammissione di Fabio Caserta LEGGI QUI), ma sono stati capaci di azzerare il palleggio dei giallorossi, imponendo il proprio ritmo per lunghi tratti.

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L’1-1 del “Druso” secondo Castori è figlio di diverse varianti: “Si tratta di un pareggio scaturito dopo una grandissima prestazione, bado a come si esprime questa squadra, in forte crescita – annuncia ai microfoni, con una piccata vena polemica – poi sono gli episodi a incidere sulla gara. Abbiamo creato tante occasioni, sufficienti a raddoppiare e chiuderla, mettendo in difficoltà una squadra molto forte e ciò mi rende fiducioso. Dobbiamo continuare su questa strada”, dice.

Indipendentemente dal vento di Bolzano, che l’ha fatta da padrone, Castori rigetta drasticamente le osservazioni di chi ha visto un Sudtirol tirare i remi in barca nella ripresa, senza pungere come nella prima frazione: “Nel secondo tempo abbiamo avuto una palla-gol clamorosa e il loro portiere è stato protagonista di un’altra parata, anzi, non hanno mai tirato in porta! Non gli abbiamo concesso quella che è l’arma più importante che hanno, ossia il palleggio, sostiene con veemenza il tecnico marchigiano.

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“Non li abbiamo mai fatti palleggiare – aggiunge -, sono partiti sempre con palla lunga dal portiere, abbiamo attuato un pressing ‘ultra-offensivo’, spietato, a tutto campo, tenendoli lontani dalla nostra porta! Abbiamo spinto molto su piano fisico, quindi è normale nell’arco dei novanta minuti premere di meno”.

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Biancorossi ora penultimi a quota diciannove, ma si intravedono degli spiragli: “Rammaricarsi per un pari con Modena e Catanzaro allora fa pensare che si è fatto più di quanto raccolto – ammette Castori -. Abbiamo messo sotto il Catanzaro attaccandolo a tutto campo, uno contro uno in mediana, giocando costantemente in proiezione offensiva. È l’inizio di un percorso che dobbiamo portare avanti”.

Caserta al Druso

Ai microfoni, successivamente, si presenta un sorridente Niklas Pyyhtia, evidentemente man of the match al pari di Pigliacelli: i due hanno dato vita ad un bel duello senza esclusione di colpi. Il finlandese giunto dal Bologna si candida a diventare un elemento cardine per il Sudtirol, lui che ha già avuto modo di giocare per la salvezza in B, vista l’esperienza (poco fortunata) lo scorso anno con la Ternana.

“Sono molto contento, ma devo continuare così”, dice il centrocampista classe 2003. Bravo a trovare la rete praticamente al primo affondo, Pyyhtia esprime stupore nell’essersi ritrovato titolare, pur essendo arrivato a Bolzano da una settimana: “Sono un centrocampista che può attaccare o giocare più basso”, ammette, a dimostrazione di una duttilità che può renderlo tra i profili più interessanti della cadetteria.