Giornata di incontri, di sorrisi e strette di mano, al di là del risultato, Catanzaro-Frosinone.
In campo, al termine dei novanta e più, un pareggio (l’ennesimo) a reti inviolate. Uno 0 a 0 che sottoscrive la solidità difensiva delle Aquile – sia pur abbinata alla sterilità negli ultimi venticinque metri – e i segnali incoraggianti dei ciociari, che tentano di risalire la china col giovane Leandro Greco al timone, subentrato a Vivarini.
Ecco, Vivarini sarebbe stato senza dubbio l’ex più atteso della domenica: appuntamento rimandato ad altre occasioni, magari alle avventure che il tecnico di Ari sposerà nel futuro prossimo, dopo esser stato artefice della cavalcata giallorossa in un biennio indimenticabile.
Iemmello e Brighenti, nell’ampio ventaglio degli ex, sono dunque i nomi che spiccano dato i loro trascorsi in giallazzurro. Ma non sono stati i soli, a parte Monterisi e Ambrosino, tanto per citarne altri due, dall’altra sponda.
Prima della partita, come consuetudine nel consueto “walk around” che precede il riscaldamento, l’occasione per ritrovare volti amici.
A fare capolino ai bordi del rettangolo verde, tra le panchine, il ds del Frosinone, Guido Angelozzi e il suo braccio destro (le cui mansioni si sono estese nel cda del club da giugno) Piero Doronzo, tra le primissime figure coinvolte all’alba dell’era Noto, nel luglio 2017.
Il Catanzaro Calcio post-Cosentino iniziava a prendere forma e a vivere quell’annata “di transizione”, nuova per tutti, e aveva in Doronzo e Maglione le due figure operative al fianco di Floriano Noto, con l’attuale direttore dei laziali in qualità di ds delle Aquile.
Due chiacchiere, tante sorrisi e confidenze: queste le sfumature che hanno caratterizzato il pre-partita tra Floriano Noto, Angelozzi, Doronzo e il dg Paolo Morganti.