“Catanzaro il posto giusto per me”: Ambrosino si racconta

E’ stato uno dei nomi “caldi” della sessione di mercato estiva. Alla fine ha scelto Catanzaro, Giuseppe Ambrosino, si è calato a pieno nella sua terza esperienza in Serie B. Partito da Napoli, prima fermata a Como, una breve sosta in quel di Padova (più precisamente nel comune di Cittadella), per poi stabilirsi in Calabria. Ha scoperto l’Italia partendo dal nord, nonostante il forte richiamo della terra natia, Procida.

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Qualche manciata di minuti sul Lago (di Como) senza mai trovare la chiave giusta per incidere; poco meglio con la maglia granata del Cittadella, al punto da meritare il richiamo dell’allenatore del club veneto, ma l’hanno spuntata il DS Magalini e il DG Foresti in una calda giornata di inizio agosto.

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Caldo, appunto. Come il muro giallorosso che ha supportato la squadra di mister Vincenzo Vivarini al cospetto di una più Sampdoria, alla disperata ricerca di punti per scacciare via la crisi di inizio campionato, che si è dovuta arrendere alla caparbia e al coraggio delle Aquile. E’ il minuto 78 quando lo speaker dello stadio “Ferraris” annuncia l’uscita del man of the match Enrico Brignola per lasciar spazio allo stesso Ambrosino.

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Intervenuto ai microfoni della sala stampa del Poligiovino, a chi chiedeva cosa potesse significare per un ragazzo così giovane (parliamo di un classe 2003) esordire proprio a Genova, per di più contro la Sampdoria, Ambrosino non ha dubbi: “Stadio pazzesco. C’era tanta gente, anche i nostri tifosi erano molti e si sono fatti sentire, infatti dobbiamo ringraziarli – sostiene l’attaccante napoletano, felice di aver esordito in giallorosso -. Ho iniziato con un infortunio, sono stato fuori quasi due mesi e sono felice di aver iniziato, finalmente, il mio campionato”.

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Giuseppe è un figlio d’arte, oltre che figlio del Sud. Difatti, ammette di riconoscere la “sua” gente tra la gente. La passione dei supporters giallorossi che, anche nella lunga trasferta di Bolzano contro il Sudtirol (gara in programma sabato 7 alle ore 14:00), inonderanno il settore ospiti del “Druso”, carichi di entusiasmo ed esaltazione per i risultati ottenuti finora.

Il legame con la piazza lo si evince da quanto affermato dallo stesso attaccante dell’Under 21: “I miei compaesani sono molto simili ai catanzaresi e questa cosa mi rende molto felice”. Una scintilla che è scatta fin dai primi momenti in cui la società giallorossa ha manifestato il suo interesse: Da subito sapevo Catanzaro fosse il posto giusto per me. Ero in ritiro con il Napoli e il mio procuratore mi ha detto dell’interesse da parte del Catanzaro e io non ho esitato molto a dire sì”.

Il Napoli, proprietario del suo cartellino, sempre attento alla crescita dei propri gioiellini, ha preferito che uno degli uomini fidati di Carmine Nunziata (CT dell’under 20 azzurra) andasse in una squadra che esalta il modo di giocare degli attaccanti: “Mi aspetto di fare bene e darò il massimo per riuscirci”, aggiunge.

A proposito di attaccanti, al momento del suo ingresso in campo, il primo a rivolgergli parole di incoraggiamento è stato proprio il suo compagno di reparto, Pietro Iemmello: “Quando sono entrato mi ha detto del lavoro che c’era da fare. A fine partita – ha ammesso il classe 2003 – eravamo tutti contenti per la vittoria e ci siamo complimentati a vicenda. Ero molto emozionato per il mio esordio, essendo infortunato da agosto, non vedevo l’ora di rientrare”.

Sembra essere sulla via definitiva del recupero e, dunque, a disposizione per poter ottenere maggiore minutaggio. L’attaccante di Procida si sofferma, quindi sul proprio stato di forma: “Dopo la sosta dovrei essere quasi al 100% della condizione, anche in seguito ai colloqui con lo staff medico”, che quotidianamente monitorano la condizione fisica e atletica dello stesso Ambrosino.

Curiosità rivelata, la scelta del numero di maglia: “Il mio numero preferito è il 10, ma il 70 esteticamente è quello che ci somiglia di più, ecco perché l’ho scelto”.

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