La consapevolezza di poter tenere testa a qualunque avversario (chiedere al Pisa, che al “Ceravolo” ha raccolto un punto d’oro), con la curiosità di vedere all’opera i nuovi.
A tal proposito, è concreta la possibilità di trovare dall’inizio uno degli ultimi arrivati, Quagliata, che giorni fa dichiarava di accogliere questa eventualità con entusiasmo (LEGGI QUI).
Brescia rientra tra quelle gare non equiparabili ad altre, per il Catanzaro. Intanto per lo splendido gemellaggio tra le tifoserie (e sarà un nuovo esodo giallorosso, al “Rigamonti”) e poi perché si tratta di un incrocio nel quale, nell’ultimo anno, non sono mancati i colpi di scena, specie sui Tre Colli.
La rimonta bresciana nel recupero prima di Natale 2023, l’altrettanto (e sicuramente più significativa) vittoria nel playoff dello scorso maggio all’ultimo respiro e, per ultimo in ordine cronologico, l’altro successo strappato dai capelli, tra pioggia e grandine, di poco più di un mese fa.
Una serie di considerazioni, quindi, da cui trae ispirazione Fabio Caserta, alla vigilia del match, dopo “una settimana intensa di lavoro”.
“Accantonata subito la gara col Pisa, toccherà esser bravi nelle due fasi e per questo equilibrati“, premette il mister ai microfoni.
Lunga la lista delle defezioni, nel Catanzaro: a parte lo squalificato Scognamillo (“senza di lui perdiamo qualcosa nell’impostazione, poiché io uso avanzare il centrale difensivo come ‘doppio’ play”, ammette il tecnico), mancheranno Situm, D’Alessandro, Seck, Compagnon e Pompetti.
“A prescindere, chi scenderà in campo farà di tutto per non far rimpiangere gli assenti“, assicura Caserta, che dietro riproporrà Brighenti e dovrà solo scegliere un partner per Iemmello lì davanti.
Pronto ad una chance dall’inizio, quindi, Quagliata: “Può ricoprire più ruoli, agendo da mezzala o da esterno, ha ottime qualità tecniche – sostiene -. Non ha giocato con continuità a Cremona, ma è entrato bene col Pisa ed è pronto a giocare dall’inizio”.
Venticinque punti in classifica e sei pareggi consecutivi danno la cifra di un Brescia che ha cambiato allenatore di recente e proverà a tradurre in campo il carattere sanguigno di Bisoli.
“Si tratta di un avversario in forma sul piano fisico – avverte il trainer melitese – che non molla mai! I pareggi, infatti, sono da ritenere risultati positivi, perché loro hanno dimostrato di essere in grado di rimontare sempre e poi giocano in casa, facendo affidamento su un pubblico caldo”.
“L’andata per noi ha funto da ‘spartiacque’, perché non vincevamo da tanto. Rispetto a quella gara hanno cambiato guida tecnica e sistema e, in alcune zone di campo, sono più compatti di prima – aggiunge -, considerando anche la bravura sui piazzati, di cui dovremo tener conto”.
Ma se il “Mario Rigamonti” proverà a spingere le Rondinelle alla vittoria, non sarà da meno l’US, accompagnato da supporters disseminati tra gli spalti, non solo nel settore ospiti. “Un’arma in più che non ci fa mai sentire soli, in casa e fuori”, sottolinea Caserta.
Ultime battute di mercato, ma si entra nella settimana calda per eccellenza (quella dei colpi dell’ultimo momento), che inevitabilmente causa distrazioni in chi è in bilico tra il partire e il restare: “Non vedo l’ora finisca – ribadisce Caserta -. Dobbiamo riuscire ad estraniarci, specie a ridosso delle partite”.
E qui l’allenatore delle Aquile si sofferma su un passaggio importante: “Non dobbiamo tenere nessuno controvoglia! Chiunque abbia necessità di andar via deve parlar chiaro con la società e fare la sua scelta – sostiene -. Non ho notato in nessuno questa volontà, anche perché chi voleva andarsene lo ha già fatto, pur senza il nostro volere. Ma non tratteniamo calciatori privi di motivazione”.
“Questi ultimi otto giorni di mercato saranno un inferno“, conclude, lapidario, Fabio Caserta.