Il pirotecnico 3-3 andato in scena a Marassi tra Sampdoria e Catanzaro consegna ai due allenatori bilanci e rimpianti di una gara che sarebbe potuta finire in maniera diversa, in cui doriani e giallorossi avrebbero potuto ottenere il successo.
L’opportunità di portare a casa i tre punti era ghiotta da ambo le parti, vista l’assenza di vittorie che si perpetua in casa Samp e tra le file delle Aquile.
Un amareggiato Andrea Sottil, al termine della gara, ha analizzato la prestazione dei suoi, rammaricato della mancata vittoria dopo esser stato in vantaggio per ben due volte sulla formazione di Caserta.
“Abbiamo ben approcciato alla partita, difatti si può dire che non abbiamo mai sofferto – esordisce -. La squadra era aggressiva, la manovra molto più fluida rispetto a quella vista contro il Palermo. Nella prima frazione abbiamo concesso solo un calcio d’angolo a favore del Catanzaro che, dal canto suo, si è ben difeso”.
La rabbia richiesta dall’allenatore dei blucerchiati nella conferenza stampa di vigilia è stata confermata nella prestazione offerta, sopraffatta, però dalla tripletta messa a segno da Pietro Iemmello: “Le reti dei nostri avversari nascono da evidenti disattenzioni, episodi in cui siamo stati poco lucidi e molto disattenti – asserisce Sottil -. Mi è piaciuta la reazione ma non siamo contenti, potevamo vincerla!”.
La Samp è venuta meno perlopiù nelle occasioni create e nel poco cinismo dei suoi giocatori offensivi.
Il trainer ex Udinese evidenza le differenze rispetto al reparto avanzato giallorosso: “Oggi il Catanzaro è stato cinico. Su quattro occasioni create, tre sono state concretizzate. I gol subiti erano tutti evitabili, sono stati più determinati di noi nel cercare la vittoria”, conclude un Sottil sempre in bilico, amareggiato anche dall’aspra contestazione del pubblico di casa rivolta ai suoi giocatori.
