Amarezza Catanzaro. I giallorossi, in vantaggio per oltre un’ora, si piegano 1-2 al Como, che fa tutto nel giro di pochi minuti, nella ripresa. Rammarico soprattutto, per la rete annullata prima del fischio finale.
I lariani consolidano quindi il secondo posto, portandosi a sessantuno punti, mentre l’US mantiene la quinta posizione restando a quota cinquantadue, a due lunghezze sul Palermo.
Come anticipato, non serviva spostare neanche di una virgola lo schieramento che ha espugnato Parma. E così Vincenzo Vivarini ridisegna l’undici del “Tardini” nella sfida contro il Como.
L’assetto è sempre il 4-4-2, composto da Antonini e Scognamillo davanti a Fulignati, con Situm e Veroli larghi. Petriccione e Verna in mediana, con Sounas e Vandeputte esterni. In avanti, capitan Iemmello in tandem con Biasci.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Antonini, Veroli; Sounas, Petriccione, Verna, Vandeputte; Biasci, Iemmello
Como (4-4-2): Semper; Iovine, Odenthal, Goldaniga, Sala; Strefezza, Abildgaard, Braunoder, Da Cunha; Gabrielloni, Cutrone
PRIMO TEMPO
Nei primissimi minuti il Como costringe i padroni di casa a fraseggiare nella propria metà campo. Il Catanzaro, tuttavia, troverebbe anche la via della rete al 10′ con Iemmello, ma l’arbitro ravvisa offside e ferma tutto. Nel giro di un minuto, doppia chance delle Aquile sugli sviluppi di un corner, ma le conclusioni di Scognamillo e Veroli (ribattuta nell’area piccola) generano una mischia che non si concretizza. Il Catanzaro cresce e guadagna metri, trascinato da un “Ceravolo” gremito (12mila i presenti, di cui 280 dalla Lombardia).
La superiorità dei giallorossi si legittima al 19‘ con il gol propiziato da uno scatenato Vandeputte. Il belga, illuminato da Veroli, se ne va sulla sinistra superando un avversario con un tunnel, si accentra e calcia: il suo tiro viene deviato da Goldaniga, ingannando il portiere. Catanzaro in vantaggio.
Passano sessanta secondi, Cutrone devia di testa un traversone dalla destra, che bacia la parte esterna del palo. Partita spumeggiante, con i lariani che faticano a contenere le iniziative pungenti degli uomini di Vivarini, specie di rimessa.
Al 39′ rete non convalidata anche al Como: Gabrielloni imbecca Cutrone, che infila Fulignati, ma l’arbitro fischia fuorigioco all’ex Milan. Dopo un minuto di recupero, Di Bello manda tutti negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO
Il duo Fabregas-Roberts, dopo l’intervallo, lancia subito Baselli e Barba. Velleitarie le conclusioni di Gabrielloni e Strefezza in avvio di ripresa, che non creano grosse preoccupazioni.
Il Como, però, pareggia al 62‘ con Gabrielloni bravo a raccogliere in tuffo un cross dalla sinistra e trafiggere Fulignati di testa: 1-1, tutto da rifare. Gli ospiti a questo punto salgono in cattedra: Da Cunha, appena un minuto dopo, prova da fuori e centra il palo, ma è il preludio di ciò che sta per accadere. Vivarini, così, inserisce Ambrosino e Pompetti. Il Como allora effettua il sorpasso: è il 67‘ e proprio Da Cunha risolve una mischia, siglando il raddoppio. Lariani in vantaggio. Lo stesso autore del gol, subito dopo è costretto ad uscire, essendosi fatto male nell’esultanza.
Entrano quindi D’Andrea e Oliveri al posto di Sounas e Veroli per provare a rimetterla sui giusti binari. Giallorossi decisamente a trazione anteriore. Esce anche Verna per Donnarumma e Di Bello, nel frattempo, concede sei minuti di recupero. Ci prova D’Andrea dal limite, ma è alto. Negli istanti finali la beffa: Antonini svetta e segna su un cross di Fulignati (salito in avanti, negli ultimi istanti frenetici), ma l’arbitro annulla anche questo – dopo lungo e snervante check al VAR – per fuorigioco millimetrico. Finisce 1-2.